Vette Feltrine e Monti del Sole

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DESCRIZIONE OROGRAFICA

Si tratta di una porzione montuosa fra le più selvagge ed abbandonate delle Alpi. Occupano la zona meridionale del settore dolomitico, dove i Monti Pallidi vanno ad esaurirsi alle spalle di Belluno e del Bacino del Piave. L'intera zona, insieme al Gruppo della Schiàra (Dolomiti Bellunèsi Settentrionali), è compreso nel Parco Naturale delle Dolomiti Bellunèsi, istituito nel 1990, che ha lo scopo di preservare questo angolo di natura intatto e selvaggio.

Le Vette Feltrine (a sinistra) costituiscono la zona occidentale del settore: sono delimitate a Ovest dalla Val Cismòn ed a Est dalla Valle del Mis, mentre a Nord il Passo Cerèda le salda al Gruppo delle Pale di San Martino. Vengono generalmente suddivise in alcuni sottogruppi, tra cui quello delle Vette Feltrine propriamente dette (a Ovest), con elevazione principale il Monte Paviòne (2354 m), quello più propriamente dolomitico del Cimonèga (a Nord, cime principali il Sass de Mura 2550 m ed il Piz di Sagròn 2485 m) e quello del Pizzòcco-Brandòl (Est, Monte Pizzòcco 2176 m), che domina con alte creste la selvaggia Valle del Mis.

I Monti del Sole occupano il settore orientale del raggruppamento, fra la Valle del Mis e la Val Cordèvole. La Forcella Franche (992 m) li separa dal Gruppo Tamèr - San Sebastiano. Questo è un gruppo veramente selvaggio ed abbandonato, dove anche la sentieristica si mantiene limitata e scarsamente marcata, e le traversate sono sempre impegnative e mai banali. Le cime principali, allineate su una altissima (rispetto al fondovalle) cresta orientata da Nord a Sud, sono il Piz di Mezzodì (2240 m), la Cima di Stornàde (2025 m) ed il Monte Alto (2035 m).

 

Gli itinerari proposti (combinabili a piacere) sono:

 

ITINERARI ESTIVI

ITINERARI INVERNALI

Monte Pizzòcco 2176 m

Monte Paviòne 2354 m