Traversata del Mongiòie 2630 m

Home Appennino Ligure Alpi Liguri Alpi Marittime Alpi Cozie Valle d'Aosta Dolomiti Altre zone Su e giù per la Riviera Ligure Mailing List

 

CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 16

CATEGORIA/ZONA:

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 2

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

DALLA CIMA DELLE SALINE, IL PERCORSO DI CRINALE DAL PASSO DELLE SALINE AL MONGIOIE

DALLA CIMA DELLE COLME VERSO LA CIMA PIAN COMUNE, CON L’AMPIO CRINALE PERCORSO DALL’ITINERARIO

DALLA CIMA DELLE COLME VERSO IL BOCCHIN DELLE SCAGLIE E LA ROCCA GARBA, AVVOLTA DALLA NEBBIA

IL PERCORSO DI DISCESA DAL COLLE BRIGNOLA-SEIRASSO RIPRESO DAL PASSO DELLE SALINE

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Havis de Giorgio - Mondovì (1761 m), raggiungibile dalla Porta di Pian Marchisio (Valle Ellero) in h 0,45

Per i particolari sull’accesso, vedi itinerario Al Pis dell’Ellero.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si segue la carrareccia che, aggirato il dosso dove sorge la Sella Piscio, si va ad innestare in dolce discesa sulla sterrata di fondovalle. Ci si dirige verso la testata del vallone, si guada una prima volta il rio, si passa nei pressi del Gias Pra Canton (1764 m) e si supera nuovamente il corso d’acqua. Raggiunto uno sbarramento roccioso che sembra chiudere la valle, una serie di tornanti scavati nella roccia permettono di superarlo, giungendo così ad un ripiano con bella vista su Mongioie e Cima delle Saline (2612 m), che troneggia a Sud-Ovest (h 0,40). 

Abbandonando la carrareccia e seguendo una traccia a destra (cartelli) che si inerpica a fianco di una barra di calcare, si raggiunge un costone, che si rimonta fra i rododendri fino a sbucare nel circo terminale della valle. Risalito l'ultimo pendio con alcuni tornanti, si tocca la vasta depressione erbosa del Passo delle Saline (2174 m, h 0,50 dal ripiano) sulla displuviale Ellero - Tanaro. 

Dal passo, trascurando la mulattiera che scende a Carnino Inferiore e la traccia a destra diretta alla Cima delle Saline (vedi itinerario Traversata Saline – Pian Ballaur), si segue un sentierino segnato che si snoda lungo l'esile crestina di sinistra (nessuna difficoltà). Si raggiunge così un costone ricoperto di rododendri al sommo del quale si esce sul vasto altopiano scarsamente inclinato che fa capo alla Cima di Pian Comune (2401 m); seguendo labili tracce segnate da alcuni non sempre evidenti paletti segnavia (ma l'orientamento è comunque piuttosto semplice, sempre che non arrivi la nebbia!), si percorre lungamente l’ondulato altopiano erboso (splendida fioritura di stelle alpine); si lascia a destra la prativa sommità della Rocca dei Campanili, si supera il mammellone erboso della Cima delle Colme (2372 m) e si scende quindi alla marcata depressione del Bocchino delle Scaglie (2360 m, h 1,30 Passo delle Saline). Da qui appare l’evidente pendio finale che, attraverso il versante occidentale della Rocca Garba, sale fino al Mongioie. 

Si segue per breve tratto verso destra la valletta che scende dal valico, poi si abbandona questa traccia (che scende attraverso la Gola delle Scaglie al Rifugio Mongioie, vedi ad esempio itinerario Il Cimonasso) per imboccare quasi subito una traccia segnata a sinistra che si inerpica sull’erto pendio fra erba e massi. Traversando in salita, si passa poco sotto la vetta della Rocca Garba e, per un ultimo pendio di erba e lastroni, si giunge in cresta. Seguendola verso sinistra (attenzione all'esposizione verso la Val Tanaro), si raggiunge velocemente la vetta del Mongioie (2630 m, h 0,45 dal Bocchin delle Scaglie), dove è posta una grande croce metallica. Un centinaio di metri più a nord, lungo l’esile cresta, è posizionata una grande statua bronzea della Madonna che domina gli appicchi della parete Nord-Est. Panorama veramente spettacolare a giro d’orizzonte, dalle Alpi Liguri alle Marittime, al Monviso e alla pianura. Verso Sud appare il Mar Ligure e, nelle giornate più limpide, il profilo della Corsica. 

Dalla croce, seguendo il sentierino che scende ripidamente sulla pietraia del versante Sud-Est, si raggiunge in breve il Bocchino dell'Asèo (2292 m, h 0,30 dalla vetta), ampio valico tra le valli Tanaro e Corsaglia, aperto fra il Mongioie ed il Monte Rotondo. 

Trascurando a destra la mulattiera che perde quota in direzione del Rifugio Mongioie (vedi anche itinerario Bric di Conoia – Canale Sud-Ovest), si scende a sinistra in Valle Corsaglia, trascurando la traccia che prosegue verso il Bivacco Cavarero e, deviando leggermente a sinistra e costeggiando lungo una traccia l'imponente parete Nord-Est del Mongioie, si raggiunge il pittoresco Lago Raschera (2108 m, h 0,15 dal Bocchin dell’Asèo), al centro dell’omonima vastissima regione pascoliva. 

Il sentiero si innalza ora con diversi tornanti per superare il ripido pendio che, oltre un primo ripiano, conduce all’intaglio del Bocchino della Brignola (2256 m, h 0,30 dal Lago Raschera), da dove si ha una bella vista sui sottostanti Laghi della Brignola

Proseguendo lungo il sentiero, che scende lungo una ripida pietraia, si raggiunge in breve il vasto ripiano acquitrinoso alla testata del Vallone Brignola, sede degli omonimi piccoli laghi, ormai prossimi all’interramento (2131 m, h 0,15 Bocchino della Brignola). 

Trascurando l’ampia mulattiera che discende il vallone diretta al Rifugio Balma (comunque raggiungibile in h 1,30), si risalgono i pendii erbosi di una valletta sul versante opposto del lago (discontinue tracce di sentiero) per uscire sull’ampia sella erbosa del Colle Brignola-Seirasso (2330 m, h 0,30 dal lago), aperto tra la Cima Seirasso e la Cima della Brignola: qui si incontrano i segnavia del "Sentiero Tonino Vigna", che percorre tutto il lungo crinale fra la Cima Seirasso ed il Mongioie. 

Trascurando questi segnavia, si segue un ampio sentiero che divalla sull’opposto versante e, per ripidi pendii erbosi (segni rossi e paletti segnavia) scende facilmente fino al bel ripiano erboso dove sorge il ristrutturato Gias Gruppetti (1863 m, h 0,45 dal colle), ai piedi dell’impressionante circo carsico-glaciale sul versante occidentale del Mongioie. 

Seguendo la carrareccia che discende dolcemente lungo l’ampio fondovalle, si ritorna finalmente al Rifugio Mondovì (h 0,30 dal Gias Gruppetti).

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa 

DISLIVELLO

1400 m circa

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

16 agosto 1986

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Lunghissimo giro ad anello, faticoso ma vario e spettacolare. Si ammira il Mongioie da tutti i versanti, dallo spettacolare circo Ovest al detritico versante Sud-Est alla dolomitica parete Nord-Est. Alcuni tratti del percorso, privi di una vera e propria traccia di sentiero anche se sempre segnati, possono creare qualche problema in caso di scarsa visibilità. Molto consigliato.