Cima Las Blàncias 2945 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

A.S.F. scala 1:25.000 – Foglio 05

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 72

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

LA COMBA ALLA TESTATA DEL VALLONE PANIERIS

L’ARDITA CIMA NORD DI VENS DALLE PIETRAIE DELL’OMONIMO CIRCO

SCENDENDO DAL PASSO SUD DI PANIERIS VERSO IL CIRCO DI VENS E LA CIMA LAS BLANCIAS

DAL VALLONE PANIERIS: IL PERCORSO DI ACCESSO AL PASSO SUD DI PANIERIS

LA CIMA LAS BLANCIAS ED IL PASSO SUD DI PANIERIS DAL VALLONE PANIERIS

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo, da dove si risale la lunga Valle Stura. Superati Demonte, Vinadio e Pietraporzio si giunge alla frazione Pontebernardo ( 79 km da Mondovì), da dove si svolta a sinistra e si rimonta il selvaggio Vallone di Pontebernardo fino agli edifici ex-militari, recentemente ristrutturati, dei Prati del Vallone ( 1707 m , 5 km da Pontebernardo, ampio parcheggio). Poco sopra sorge il Rifugio Talarico.

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si prosegue lungo la carrareccia sterrata che attraversa il piccolo agglomerato dei Prati del Vallone (ristoro e colonia estiva) e, costeggiato il giardino botanico e trascurato il sentiero a sinistra (poco evidente) per il Passo Sottano delle Scolettàs, si inizia a risalire il pascolivo vallone con ampi tornanti poco ripidi. Raggiunta una bastionata erbosa che sbarra il vallone, si lascia presso un tornante lo stacco a sinistra della mulattiera per il Vallone Superiore di Pontebernardo ed i passi della Làusa e di Vens (palina) e si prosegue lungo la carrareccia, che traversa in moderata salita verso destra in direzione del Colle di Stau. Dopo un centinaio di metri però la si abbandona per seguire a sinistra il sentiero per il Passo Panieris, che si inerpica ripido lungo un solco petroso (ind. a vernice su un masso, h 0,40 dal parcheggio). Più in alto il sentiero migliora, iniziando a risalire con ampissimi ripidi tornanti il pendio erboso sovrastante: raggiunto un rio, si prosegue a rimontare i pendii erbosi fino ad una spalla che immette in una prima amena conca prativa percorsa dal ruscello, da dove si origina il Vallone Panieris. Attraversata con percorso pianeggiante la piccola conca, si prosegue a salire con ampie svolte, questa volta meno ripide, fino al sommo della successiva modesta bastionata, da dove si giunge ad una più ampia valletta pascoliva con grandi massi: al centro della conca giace un piccolo laghetto. Continuando lungo la destra idrografica della conca, sbarrata sul fondo da una bastionata rocciosa solcata da una cascata, si guadagna quota con alcuni pietrosi tornanti e si taglia al sommo della bastionata, poco sopra la risorgenza da cui scaturisce la cascata (ultima possibilità di approvvigionamento idrico). Si esce così in una valletta erbosa pianeggiante, in cui la mulattiera si allunga in direzione della testata del Vallone Panieris, dominata dalla Testa del Ferro (proprio di fronte).

Quando il sentiero segnato ricomincia a salire i pendii detritici, in direzione del Passo di Panieris (in alto a destra), si incontra un bivio poco evidente (grosso ometto su un masso, h 1,10 dal bivio): abbandonato il sentiero principale, si segue dunque verso sinistra la traccia di una vecchia mulattiera ex-militare (sassi infissi nel terreno erboso) che in leggera salita percorre l’ampia conca in direzione del ben visibile canale del Passo Sud di Panieris, poco sotto il quale vigila una casermetta. Superata una breve bastionata con alcuni ripidi tornanti, la mulattiera riprende nuovamente evidente su terreno prativo, poi sale leggermente a destra portandosi alla base del conoide del canale facente capo alla rocciosa Forcella Panieris (altra casermetta ben visibile poco sotto il valico), dove un altro grosso ometto segnala un ulteriore bivio. Trascurata la quasi inavvertibile traccia di destra, che rimonta il ripido canalone fino alla Forcella Panieris, si prosegue a sinistra, traversando in salita sotto alcune balze rocciose e portandosi in corrispondenza dello sbocco del canale del Passo Sud di Panieris: le tracce della mulattiera proseguono ancora per alcuni lunghi tornanti sul pendio di erba e fini detriti, poi mano a mano diventano più labili fino a scomparire del tutto. Si prosegue allora risalendo al meglio il ripido e faticoso canale fino al ripiano dove sorge la piccola casermetta a guardia del valico.

Dalla casermetta si risale l’ultimo ripido ma breve pendio (qualche roccetta, EE) e si esce sull’intaglio del Passo Sud di Panieris ( 2704 m , h 1,00 dal bivio). Buon panorama sui numerosi laghi che occhieggiano in territorio francese, in particolare il Lac Superieur de Vens e il Lac Fourchàs: poco sotto il passo, su un ripiano detritico, giace il piccolo specchio d’acqua localmente noto come Lagòn.

Dal passo ci si cala senza percorso obbligato (meglio però mantenersi sulla destra) alla testata del Circo di Vens poi, appena possibile, si inizia a traversare verso sinistra, tenendosi alla base delle rocce della cresta nord-est della Cima Las Blancias. Cercando di perdere meno quota possibile, si continua a traversare per scomode ed instabili pietraie: saltuariamente si incontrano ometti e tracce di passaggio, ma in ogni caso è sufficiente mirare alla base dell’evidente e ripido canalone detritico compreso fra la Cima Las Blancias ed il Monte del Vallonetto, che fa capo all’ampia Sella del Vallonetto.

Raggiunto il piede del canalone, lo si risale interamente per friabilissimi, ripidi e faticosi detriti (l’itinerario migliore, indicato da ometti, sale lungo la sinistra orografica) fino ad uscire sulla Sella del Vallonetto ( 2913 m , h 1,15 dal Passo Sud di Panieris). Sull’opposto versante orientale scivola verso il Vallone Superiore di Pontebernardo un lungo e ramificato canalone localmente noto come El Bandìt, che costituisce uno dei più noti ed impegnativi itinerari di sci ripido della zona.

Dalla sella settentrionale delle due in cui risulta suddivisa la depressione non rimane che risalire la gradinata cresta sud della Cima Las Blancias: con facile percorso si aggira a sinistra un breve risalto rossastro e, per l’ultimo pendio di erba e pietrame, si esce sulla panoramicissima sommità della Cima Las Blancias ( 2942 m , h 0,15 dalla sella, h 4,20 complessivamente, grosso ometto e cippo di confine n. 78). Dalla sommità si gode di panorama eccezionale su tutta la costiera dell’Ubac, sulle Cime di Vens e sul Clài Superieur. Più lontano svettano il Becco alto d’Ischiator, l’Argentèra e il Monte Matto. Verso nord il Monviso domina le principali cime delle Alpi Cozie.

Ritorno per la stessa via in h 2,45.

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa 

DISLIVELLO

1450 m circa (compresi i vari saliscendi)

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

29 luglio 2012

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Lunga e faticosa ascensione ad una cima poco nota ma piuttosto importante delle Alpi Marittime di Valle Stura. Gran parte dell’itinerario si svolge al di fuori dei sentieri segnati, per immense pietraie e ripidi canali detritici, per cui sono richiesti piede sicuro ed un po’ di abitudine a muoversi su terreni liberi. Qualche difficoltà di orientamento in caso di nebbia.