Monte Sciguélo 1103 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

F.I.E. scala 1:25.000 – Foglio SV-1

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - APPENNINO LIGURE

SCHEDA N. 16 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

PALINA DELL’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI A PRATOROTONDO

IL MONTE SCIGUÉLO (SI VEDE LA CROCE SOMMITALE) DA PRATOROTONDO

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Varazze (uscita della A10 Genova – Ventimiglia) si scende al centro abitato e si segue la strada che risale la Valle Tèiro: superata la frazione Pero, si lascia la strada principale diretta a Stella San Martino per svoltare decisamente a destra e salire ad Alpicella (403 m). Da qui si prosegue lungo la strada, via via più stretta e ripida ma sempre asfaltata, che con lungo percorso e molti tornanti raggiunge i grandi ripetitori posti sulla sommità del Monte Bèigua (1286 m). Si prosegue verso Est lungo la strada asfaltata che, dapprima con una breve salita (antenne e ripetitori) e poi in moderata discesa, dapprima su terreno scoperto e poi nel bosco, raggiunge il margine dell'ampia radura del Passo di Pratorotondo, dove sorge l’omonimo confortevole Rifugio Pratorotondo (1110 m, 21 km da Varazze).

 

ITINERARIO

Dal rifugio si trascurano i segnavia AV (“Alta Via dei Monti Liguri”) che proseguono lungo lo spartiacque principale verso il lontano Passo del Faiallo (vedi itinerario Monte Rama – Via normale), per svoltare, presso un tabellone in legno e alcune paline, decisamente a destra (Sud), lungo una carrareccia che percorre in leggera discesa il margine della spianata di Pratorotondo. Sullo sfondo emerge il cupolone del Monte Sciguélo, incorniciato dal Mar Ligure. Procedendo lungo la carrareccia per ampie distese erbose, si lascia a destra lo stacco del “Sentiero Prierosse” diretto alla Chiesa delle Faie di Varazze (palina, segnavia ), si supera un dosso e si scende con un lungo tornante un pendio che diventa crinale fra i valloni di Prìalunga e di Acquabona, che isolano l'isolata calotta sommitale dello Sciguélo. Raggiunta la base del pendio terminale, si abbandona presso un ometto la pianeggiante carrareccia (che scende con molti tornanti fino alle case di Le Faie) e si prosegue per una traccia tra erbe e roccette affioranti. Con moderata salita fra radure e boschetti si giunge in breve al piede del pendio finale: con un tratto di ripida ed un po’ malagevole salita si guadagna velocemente l’altipiano sommitale poco a Ovest della cima principale del Monte Sciguèlo ( 1103 m , h 0,30 da Pratorotondo, croce di ferro e lapide commemorativa della Corale Alpina Savonese), che si raggiunge verso sinistra seguendo la brevissima cresta. Attenzione alle roccette sommitali su cui è fissata la croce, perché sul lato Nord precipita una verticale paretina di una decina di metri. Pochi metri sulla destra si erge una cime secondaria (più erbosa) sulla quale sorge un traliccio metallico. Panorama molto suggestivo sulla costa ligure, da Genova a Savona e oltre. Belle vedute anche sulla vicina dorsale Monte Rama - Bric Camulà, rocciosa e ricca di itinerari alpinistici. 

Ritorno per la stessa via in h 0,25. 

 

TEMPO TOTALE

h 1,00 circa

DISLIVELLO

100 m circa (un po’ di risalita anche al ritorno)

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

21 luglio 2019

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l’anno (evitare le giornate invernali ventose)

COMMENTI

Brevissima salita, adatta a tutti, veramente ad un tiro di schioppo dall’affollato Rifugio Pratorotondo ma, nonostante tutto, non così frequentata come, ad esempio, la più lunga salita al Monte Rama. Forse il fatto che la cima risulti più bassa dello stesso rifugio fa si che la maggior parte delle persone non la consideri degna di nota, mentre in realtà, sporgendosi a guisa di balconata sulla costa, il Monte Sciguélo risulta una delle mete paesaggisticamente più meritevoli della zona! Agevole anche in presenza di neve (vedi itinerario relativo).