Trav. Passo della Gava - Monte Argentèa

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CARTINA CONSIGLIATA

F.I.E. scala 1:25.000 – Foglio SV-1

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO SU NEVE - APPENNINO LIGURE

SCHEDA N. 3

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE (IN VESTE ESTIVA)

PAESAGGIO INVERNALE SUL CRINALE DELL'ALTA VIA

PATAGONIA D'APPENNINO

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Arenzano (uscita dell'autostrada A10 Genova - Ventimiglia) si segue la statale verso destra (ponente) per Cogoleto, ma si imbocca quasi subito una stradina sempre a destra che conduce alla frazione Terralba (79 m). Di qui, proseguendo per una strada stretta ma sempre asfaltata, si sale fra case e boschetti fino ad una sella panoramica, in località Curlo (292 m, 3,5 km da Arenzàno, parcheggio, area picnic).

 

ITINERARIO

Presso una grande cisterna per l'acqua si imbocca un sentiero (segnavia ●●) che sale fra arbusti e roccette fino a ritrovare la strada, abbandonata in precedenza, ora sterrata. Si prosegue lungo la strada , si supera una sbarra e si raggiunge un bivio: trascurato il ramo di sinistra, che scende in breve alle Case Forestali, si prosegue per alcune centinaia di metri sulla carrareccia di destra, poi la si abbandona per prendere a destra un sentiero che quasi subito si biforca. Lasciando a sinistra il segnavia ●●, si devia decisamente a destra (segnavia A) e, con una serie di tornanti ben tracciati fra alti pini, si esce sul filo di un panoramico costone, con bella vista sulla costa. Seguendo il sentiero, si tagliano a mezza costa le pendici meridionali del Bric Gavetta, con vedute sempre più ampie sulla costa fra Arenzàno e Vèsima. Con percorso pressochè pianeggiante, il sentiero aggira un tratto di speroni rocciosi e conduce al pittoresco Ricovero Scarpeggin (h 0,35), a ridosso di una paretina rocciosa su cui sono state tracciate alcune vie di palestra. 

Proseguendo oltre, il tracciato asseconda la testata di un ampio vallone, poi si lascia a destra la prosecuzione del sentiero A per risalire una costa erbosa a sinistra (ometti), in direzione dell'avvistabile insellatura del Passo della Gavetta. Risalendo gli ampi pendii, raramente innevati vista l'esposizione a Sud, si supera il dislivello rimanente e si raggiunge l'ampio Passo della Gavetta (717 m, h 1,00 da Curlo), aperto fra il Bric Gavetta (781 m, a sinistra) e la Rocca dell'Èrxo (898 m, a destra). Appare alla vista il versante meridionale della lunga costiera Argentea - Reixa. 

Dal passo si scende sull'opposto versante per un sentiero che, tagliando in quota le pendici nord-occidentali della Tardia di Ponente (928 m), fra boschi e radure conduce in breve sul fondo di una valletta erbosa: qui si ritrova la strada sterrata che, risalito l'ultimo pendio, lascia sulla sinistra una casa recentemente riattata (Rifugio Gava) e conduce al Passo della Gava (752 m, h 0,20 dal Passo della Gavetta). Questo importante valico si apre fra la Tardia di Ponente ed il Bric Saiardo (contrafforte del Monte Reixa), ed è un importante crocevia di sentieri che mettono in comunicazione l'entroterra di Arenzano e Cogoleto con quello di Genova Voltri. 

Dal passo si trascurano i sentieri diretti al Monte Reixa e, a destra, al Passo del Faiallo, per seguire a sinistra una traccia (segnavia ●●●) che taglia a mezza costa in leggera salita lo sperone erboso discendente dal Bric Saiardo. Alternando brevi tratti in salita ad altri quasi in piano, il sentiero traversa nel bosco la testata della valle del Rio Leone: dopo circa 20 minuti dal passo la traccia si va ad unire a quella segnata V, proveniente dal Rifugio Gava. Seguendo il sentiero, ora più marcato, verso destra si taglia la testata dell'avvallamento, si supera un rio e, poco dopo, si incontra la sorgente chiamata "Fontana del Leone", che sgorga presso un grosso masso. Con un paio di secchi tornanti si guadagna quota alle spalle del ripiano della fonte, poi si prosegue a traversare in un tratto scoperto. Si abbandona a questo punto il sentiero V. Le tracce tagliano in salita verso sinistra e, in ambiente molto panoramico, portano su un ampio colletto su cui affiora qualche scura roccetta, da dove la vista si apre su tutta la valle del Torrente Lerone fino alle cime dell'Argentea e del Monte Rama. Proseguendo sul filo del crinale, e poi rimontando gli ultimi ripidi pendii, si giunge fin nei pressi della vetta della Rocca Vaccaria (1164 m): poco sotto la vetta (comunque velocemente raggiungibile) si incontra il largo sentiero AV ("Alta Via dei Monti Liguri") proveniente dal Passo del Faiallo (h 1,30 dal Passo della Gava). 

Si segue il sentiero verso sinistra mentre, con andamento praticamente pianeggiante, si snoda sul panoramicissimo crinale spartiacque. Aggirando a destra la Quota 1101, il sentiero raggiunge un vasto altipiano punteggiato di pini curiosamente piegati dal forte vento invernale: risalendo un breve pendio si raggiunge la nuova costruzione del Rifugio Argentea (1080 m circa, normalmente chiuso, h 2,00 dal Passo della Gava). 

Non resta ora che seguire la facile cresta che, verso sud, si abbassa ad una sella alla base della cuspide finale del Monte Argentea: aggirate le rocce per una traccia a sinistra (est), si risale un ultimo breve ma erto pendio con qualche roccetta che conduce direttamente sulla vetta (1088 m, h 0,15 dal rifugio, ometto e libro di vetta): panorama superbo su tutta la costa e sui monti circostanti, fino alle più alte vette alpine.  

La discesa avviene lungo l'itinerario di salita fino al Rifugio Argentea, poi si abbandona lo spartiacque per seguire le indicazioni per una fonte ed i segnavia ●●●, che si abbassano verso sud est lungo ondulati pendii scoperti. Più in basso il pendio si fa più ripido, ed i segnavia (in questo tratto non c'è traccia definita) guidano in discesa diagonale fino ad intercettare una traccia più marcata (avvistabile fin dall'alto) che taglia tutta la fiancata sovrastante la Val Lerone. Proseguendo in traversata pressochè pianeggiante, il sentiero, sempre segnalato ●●●, riporta ad incrociare il segnavia V seguito all'andata. Da questo punto, lungo il percorso di salita, nuovamente al Passo della Gava (h 1,45 dalla cima). 

Dal passo si segue l'ampia carrareccia che dapprima taglia in quota il fianco sinistro del Vallone del Rio Leone poi, raggiunto il ripiano di Präo Lisêu (592 m), divalla con numerosi tornanti nel Vallone del Rio Lissola. Ritrovato il bivio col sentiero ●●, si prosegue la discesa fino alla località Curlo (h 0,40 dal Passo della Gava).

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa

DISLIVELLO

850 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

12 marzo 2010

PERIODO CONSIGLIATO

in inverno, possibilmente con i pendii innevati

COMMENTI

Bella e lunga traversata che consente di raggiungere un'importante cima dell'Appennino Ligure. Molto panoramica, in una bella giornata invernale lo sguardo può spaziare dalle vette del Monte Rosa alla Còrsica.