Ai Laghi e al Colle Pinter

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:25.000 – Foglio 108

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - VAL D'AOSTA

SCHEDA N. 16

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

DAL SENTIERO OSTAFA-LAGHI PINTER VERSO LA TESTATA DEL VALLONE DI CUNEAZ, CON LA GRAN CIMA E MONTE PERRIN

OSTAFA, DOMINATA DAL ROCCIOSO MONTE SAREZZA, ED IL GRAN TOURNALIN FRA LE NUVOLE

IL PITTORESCO LAGO PINTER DI MEZZO, CON I CARATTERISTICI FIORI BIANCHI SULLE SUE SPONDE

LA TESTA GRIGIA ED IL MONTE PINTER, CON IL BIVACCO LATELTIN POCO SOTTO LA VETTA, DALLE SPONDE DEL LAGO PINTER INFERIORE

CONTEMPLAZIONE AL LAGO PINTER INFERIORE, CON LO SFONDO DELLA QUOTA 2981

OSTAFA, MONTE SAREZZA E VALLONE DELLE CIME BIANCHE SULLO SFONDA DAL LAGO PINTER INFERIORE

I LAGHI PINTER DAI PRESSI DELL’OMONIMO COLLE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Verres (uscita della A5 Torino-Aosta) si risale interamente la lunga Val d’Ayas, superando i paesi di Challand St. Victor, Challand St. Anselme e Brusson fino a Champoluc (1568 m, 27 km da Verres), in una splendida conca prativa.

Oltre la chiesa, si prosegue la strada asfaltata per circa 2 km, fino alla stazione di partenza delle telecabine per il Crest e l’Alpe Ostafa (ampio parcheggio poco oltre, nella Piazza del Mercato).

Con due tronchi si sale velocemente all’Alpe Ostafa (2434 m). Qui sorge il Rifugio Ostafa, che effettua solo servizio bar e ristorante.

 

ITINERARIO

Dalla stazione di arrivo delle telecabine si scende in breve sulle rive del sottostante piccolo laghetto artificiale (Lago delle Marmotte), da dove parte la pista da sci che scende verso il Crest. La si segue in discesa per poche decine di metri, per prendere poi un sentiero che si stacca a sinistra fra i pascoli (segnavia 12). Transitando a monte della partenza della seggiovia Ostafa-Colle Sarezza (attiva solo nel periodo invernale), il sentiero inizia a traversare in leggera salita fra i prati, per poi proseguire con un tratto praticamente pianeggiante. Con un breve tratto di salita più ripida si guadagna un po’ di quota, per riprendere poi a traversare fino a raggiungere una zona con grandi massi; con qualche saliscendi si procede verso destra, superando a guado un piccolo rio. Oltre il gruppo di rocce si continua alternando leggere salite a traversi con lievi saliscendi, abbandonando gradualmente la zona di ondulati pascoli per ritrovarsi a tagliare un pendio erboso sempre più ripido. Si giunge così a doppiare un costone roccioso praticamente verticale, dove il sentiero è intagliato nella roccia a picco: un tratto di pochi metri è attrezzato con una catena, che può essere utile in caso di bagnato o di neve residua, mentre normalmente risulta superflua.

Oltre questo punto si procede ora su sentiero sempre facile e pressoché pianeggiante ma un poco più esposto, a causa dei pendii assai ripidi, fino alla base di una ripida valletta; con una serie di ripidi tornanti, il sentiero rimonta interamente la breve valletta fino alla sella prativa cui fa capo.

Di qui si procede nuovamente in traverso sempre su ripidi prati, superando in successione alcuni piccoli rii (alcune belle cascate scendono dalle rocce a sinistra). Il terreno intanto si fa via via meno ripido, e in basso a destra si scorge la traccia dell'Alta Via n. 1 proveniente da Cuneaz e dal Crest (eventuale variante per allungare il percorso). Questa risale dal fondo del vallone e converge verso il nostro tracciato, fino a raggiungerlo al margine di un pianoro erboso, ormai ai piedi dell’ultima rampa che adduce al vicino Colle Pinter.

A questo punto proseguendo su sentiero pianeggiante si raggiunge in breve un bivio con grosso ometto: svoltando a destra, con comodo e pittoresco percorso fra morbidi mammelloni erbosi si sfiora il bel Lago Pinter di Mezzo, dalle sponde ricche di fiori bianchi, si lascia su un ripiano a destra il minuscolo Lago Pinter Superiore (spesso asciutto già a metà stagione) e, oltre una piccola sella erbosa, ci si affaccia sul più grande e spettacolare Lago Pinter Inferiore (2689 m, h 1,30 da Ostafa), al margine delle vaste pietraie che fasciano la base della Gran Cima (3023 m), che domina il paesaggio.

Ritornati al bivio presso il pianoro erboso, si prosegue lungo il sentiero che, all’inizio rettilineo e poi con numerose erte serpentine, risale il breve canalino di erba e detriti che fa capo al visibile intaglio del Colle Pinter (2777 m, h 0,20 dal Lago Inferiore, cippo e paline), aperto tra il Vallone di Cuneaz (Val d’Ayas, da cui si proviene) e il Vallone Pinter (Valle di Gressoney), fra la Quota 2981 a Sudovest ed il Monte Pinter (3132 m) a Nordest. Bellissimo panorama sui due versanti. Dal colle un sentiero scende nel Vallone Pinter raggiungendo il lontano Gressoney Saint Jean, mentre una traccia si inerpica sui ripidi costoni del Monte Pinter diretto al Bivacco Lateltin (3120 m) e alla Testa Grigia (3314 m).

Ritorno per la stessa via in h 1,30 fino ad Ostafa.

 

TEMPO TOTALE

h 3,20 circa 

DISLIVELLO

350 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

12 agosto 2023

PERIODO CONSIGLIATO

giugno-settembre

COMMENTI

Gita assai frequentata, sia per la comodità dell’accesso, sia per il dislivello contenuto, sia soprattutto per la bellezza degli ambienti attraversati. Assai pittoreschi i Laghi Pinter, molto belle anche le vedute dal Colle Pinter. Numerose possibilità di allungare la gita, raggiungendo per esempio il Bivacco Lateltin oppure traversando verso il Lago Perrin ed il Vallone di Mascognaz.