Mont Chetif 2328 m

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:25.000 – Foglio 107

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - VAL D'AOSTA

SCHEDA N. 1

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Aosta (uscita della A5 Torino-Aosta) si raggiunge in superstrada Courmayeur. Oltre il paese si prende una diramazione a sinistra che scavalca la Dora e conduce a La Villètte (1198 m, 35 km da Aosta); superato il paesino, sulla strada diretta a Dolònne, si arriva ad un ampio parcheggio posto al capolinea del sentiero.

 

ITINERARIO

Da La Villette ci si dirige per prati verso l'imponente corno roccioso del Mont Chetif, che domina il paese; entrati nel bosco, si raggiunge con alcune svolte una palestra di roccia e, poco dopo, salendo con alcuni tornanti su un costoncino erboso, si giunge all'attacco del sentiero attrezzato (1300 m circa, h 0,30).

Una serie di catene permettono di traversare una placca inclinata e, aggirato uno spigolo, un ponticello di legno aiuta a superare una spaccatura; altre catene consentono di superare in sicurezza altri tratti ripidi (ma mai tecnicamente difficili), fino ad uscire su un ripido pendio prativo che si risale in diagonale verso destra. Arrivati ad un boschetto, una breve deviazione a destra consente di portarsi ad un belvedere (h 0,45 dall'attacco) che si affaccia su un orrido canalone, ornato da pinnacoli rocciosi, che precipita verso il fondovalle (questo canalone è ben visibile da Courmayeur), il tutto con lo sfondo del Massiccio del Monte Bianco. 

Proseguendo nel boschetto e superando ancora modesti tratti rocciosi, si giunge su un ampio terrazzo (h 0,45 dal belvedere), da cui ci si affaccia nuovamente sul canalone precedente, questa volta quasi alla sua origine. Da qui, per un lungo tratto, la salita si svolge nel bosco o su magri pascoli, con una vista sempre più ampia sulla sottostante conca di Courmayeur e sulle montagne che la sovrastano, nonchè sul massiccio de Les Grandes Jorasses (4206 m).

Arrivati alla base del grande cono roccioso terminale, si incontra un bivio (1900 m circa, h 0,45 dall'ampio terrazzo): trascurata la diramazione di destra, che traversando in piano conduce al Prè de Pascàl (dove sorge la stazione superiore della Funivia Val Veny), si imbocca quella di sinistra, che compie un ampio giro tagliando a mezzacosta i ripidi e dirupati pendii del versante Sud (catene nei punti esposti). Raggiunti gli erti pendii erbosi discendenti dalla cresta Ovest, si risalgono ripidamente con strette serpentine, superando un ripetitore, fino ad un ampio ripiano erboso (2150 m, h 0,55 dal bivio), da cui si apre la vista sull'intera Catena del Bianco e sulla sottostante Val Veny. 

Tralasciato a sinistra il sentiero che si dirige verso il Plan Checrouil, si procede a destra in salita tra arbusti e roccette fino alla vetta del Mont Chetif (2328 m, h 0,20 dal ripiano erboso, h 4,00 complessivamente), da dove un ultimo tratto di cresta consente di raggiungere un'anticima, dominante a volo d'uccello Courmayeur, su cui è posta una grande statua raffigurante la Madonna. Magnifica veduta d'insieme su Monte Bianco (4807 m), Cresta di Peuterèy, Ghiacciaio della Brènva, Dente del Gigante (4014 m)

Dalla vetta, tornati al ripiano erboso della cresta Ovest, è possibile tornare per l'itinerario di salita (h 2,30 fino al parcheggio), oppure proseguire per il sentierino che segue la cresta; discesi per un tratto roccioso dirupato che guarda la Val Veny, si tocca un colletto, da cui prima un ripido canalone e poi un tratto boscoso conducono al Pra Neiròn (1897 m, h 1,15 dalla cima). 

Seguendo la pista da sci, in una bella conca di prati deturpata dagli impianti di risalita invernali, si arriva alla stazione superiore della funivia che collega Courmayeur con il Plan Checrouil (1701 m, h 0,30 da Pra Neiròn); un ripido sentierino scende sulla sinistra della costruzione fino ad incrociare nuovamente la pista da sci che, con fastidioso percorso a causa della ripidezza e dell'ambiente fortemente antropizzato, conduce all'abitato di Dolònne (1216 m, h 1,00 da Plan Checrouil). 

Attraversato il pittoresco antico villaggio, si segue la strada asfaltata che riporta in breve al parcheggio da cui si era partiti.

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa

DISLIVELLO

1150 m circa

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

16 settembre 2000

PERIODO CONSIGLIATO

giugno e settembre

COMMENTI

Itinerario piuttosto lungo e faticoso, ma non difficile dal punto di vista tecnico, anche se alcuni passaggi sono un po' esposti. Portare molta acqua (non ci sono possibilità di rifornirsi) ed evitare il periodo più caldo (le quote sono modeste). Per il ritorno è possibile usufruire della funivia, anche se questa deposita in centro a Courmayeur, cioè piuttosto lontano dal parcheggio a La Villètte.