Allo Sperone del Gàrstelet

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:25.000 – Foglio 109

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - VAL D'AOSTA

SCHEDA N. 5

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL RIFUGIO GIOVANNI GNIFETTI ED IL SOTTOSTANTE GHIACCIAIO DEL GARSTELET

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Pont Saint Martin (uscita della A5 Torino-Aosta) si risale interamente la stretta e pittoresca Valle di Gressoney fino a Staffal (1825 m, 37 km da Pont Saint Martin). 

Da qui si prende la telecabina in due tronchi che conduce dapprima nei pressi delle sponde del Lago Gabiet (2357 m) e, con un successivo lungo balzo, al Passo dei Salati (2936 m), valico detritico sulla displuviale Gressoney - Sesia, aperto tra il Corno del Camoscio (3026 m) e lo Stolemberg (3202 m). 

 

ITINERARIO

Trascurato il sentiero che, verso destra, scende in breve al Col d'Olen ed al Rifugio Città di Vigevano, si prende invece la traccia che, a sinistra, prende a risalire il petroso pendio in direzione dell'elegante castello roccioso dello Stolemberg. Superato un campo di neve, si raggiunge una forcellina da cui, attraverso alcune cengette un poco esposte (corde fisse), si risale una balza. Raggiuntane la sommità (belle vedute su Val Sesia ed i ghiacciai del Rosa), si raggiunge la base delle rocce terminali dello Stòlemberg, che si aggirano verso sinistra (versante Gressoney); risalito un ripido pendio nevoso (insidioso con neve dura), un altro tratto di corde fisse conduce, in discesa, fino ad altro un campo di neve che si discende fino all'ampio Colle delle Pisse (3112 m, h 1,00 dal Passo dei Salati), valico detritico alla base dei ghiacciai

Da qui la traccia, ben segnalata con bolli di vernice e numerosi ometti, risale la ripida cresta di Indren e, per detriti e facili roccette, conduce su di una prima elevazione (ometti, precipizio sul versante valsesiano); un'ultima risalita fra detriti instabili conduce sul contrafforte roccioso che sbarra ad Est il Ghiacciaio di Indren, nei pressi di Punta Indren, dove sorgeva la stazione superiore della funivia proveniente da Alagna Valsesia (3226 m, h 0,45 dal Colle delle Pisse). 

Si prende ora la larga pista che, verso sinistra, si inoltra sul Ghiacciaio di Indren: normalmente i ramponi non sono necessari, ed anche la piccozza è facoltativa. La traccia attraversa in falsopiano tutto il ghiacciaio (resti di vetusti impianti di risalita nella prima parte), dominato in alto dalla Punta Giordani (4046 m): a seconda delle condizioni, è possibile in questo tratto incontrare piccoli crepacci. 

Ad un certo punto si incontra un bivio: ambedue le tracce conducono alla meta, ma per l'andata si consiglia di seguire quella di destra, che rimonta brevemente il ghiacciaio fino all'evidente sperone roccioso che lo rinserra a Nord-Ovest, separandolo dal Ghiacciaio del Garstelet. La traccia risale lo sperone per detriti e roccette esposte (corde fisse e scalini di tronchi nei passaggi più scabrosi), fino ad uscire sulla sommità, di nuovo ai margini del ghiaccio (h 1,00 da Punta Indren). Di qui è ben visibile il grande fabbricato del Rifugio Gnifetti, adagiato sull'ampio sperone del Garstelet. 

Trascurata sulla sinistra la traccia che scende al Rifugio Città di Mantova, si risale il Ghiacciaio del Garstelet per l'ampia traccia (assenza di crepacci) e, con faticosa salita, si tocca la base dello sperone roccioso: una scala di ferro ed una breve cengia attrezzata depositano in breve sulla panoramica terrazza del grande Rifugio Gnifetti (3647 m, h 0,30 dal termine dello sperone). Splendida veduta su tutta la bassa Val d'Aosta, su Gran Paradiso e Monte Bianco; salendo in pochi minuti alla piccola cappella sulle rocce più alte, appare alla vista il gigantesco Ghiacciaio del Lys, con le grandi seraccate a sinistra e l'imponente Piramide Vincent (4202 m) proprio di fronte. 

Per il ritorno, una volta ritornati alle rocce all'inizio delle corde fisse, si può proseguire la discesa sull'ampio ghiacciaio fino al ben visibile Rifugio Città di Mantova (3470 m, h 0,20 dal Rifugio Gnifetti); da qui, proseguendo per una traccia che alterna detriti a lingue di neve, si raggiunge un altro breve tratto di corde fisse che riconduce al Ghiacciaio di Indren e, ricongiunti alla traccia dell'andata, si ritorna la Passo dei Salati (h 2,30 dal Rifugio Gnifetti). 

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa 

DISLIVELLO

850 m circa 

DIFFICOLTA’

EE

ULTIMO SOPRALLUOGO

24 luglio 2004

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - inizio settembre

COMMENTI

Itinerario classico, in una delle zone più frequentate del Gruppo del Monte Rosa. Da Punta Indren in poi si svolge su ghiacciaio, cosa questa da non sottovalutare, nonostante di solito le difficoltà siano quasi nulle: eventualmente, a seconda delle condizioni, può essere necessario assicurarsi. In caso di pernottamento al rifugio, è indispensabile prenotare! 

N.B.: attualmente dovrebbe essere in funzione la nuova telecabina che unisce il Passo dei Salati al Ghiacciaio di Indren, che permette di accorciare notevolmente il percorso.