Anello dei Laghi del Lausfér

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 14

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 61

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL LAGO DEL COLLE DI SANT’ANNA CON IL SANTUARIO DI SANT’ANNA SULLO SFONDO

IL MAGGIORE DEI LACS INFERIEURS DU LAUSFÈR

IL LAC SUPERIEUR DU LAUSFÈR SALENDO AL COLLE SABOULÈ

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona), si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo e si risale la Valle Stura. Oltre Demonte (capoluogo della valle), si supera anche Vinadio ( 904 m , 63 km da Mondovì): circa 1 km oltre il paese si svolta a sinistra in direzione del Colle della Lombarda

Superata la borgata Pratolungo ( 926 m ), con numerosa serie di tornanti la rotabile si inserisce nel selvaggio Vallone di Sant’Anna. Trascurando la diramazione a sinistra per il Vallone di Riofreddo, si prosegue lungamente nel severo vallone, fino ad un bivio presso la sua testata ( 1900 m circa): trascurato il ramo di sinistra (diretto al non lontano Colle della Lombarda), si prosegue a destra e, con diversi tornanti fra i pascoli, si raggiunge il Santuario di San’Anna di Vinadio ( 2010 m , 16 km da Vinàdio).

Dal piazzale antistante il Santuario si segue la strada asfaltata che raggiunge in breve il grande parcheggio situato nei pressi della Roccia dell'Apparizione.

 

ITINERARIO

Proseguendo lungo un'ampia carrareccia ex-militare si guadagna quota con un lungo tornante poi, lasciato a destra il bivio per il Lago di Sant’Anna (vedi itinerari Testa Rognosa della Guercia, Anticima E-NE del Lausfèr - Via Scottish Style e Testa Auta del Lausfèr – Via Don Gino), si continua in moderata salita fra i prati fino ad un nuovo bivio, presso il modesto Lago del Colle di Sant’Anna ( 2155 m , h 0,20, paline). 

Trascurata la mulattiera che, a sinistra, costeggia il lago diretta al Colle della Lombarda, si prosegue lungo la carrareccia: questa risale con numerosi ampi tornanti una prima bastionata erbosa, quindi si allunga verso destra e, con una serie di serpentine, raggiunge il Colle di Sant’Anna ( 2308 m , paline), dove si trovano una croce di ferro ed un antico piloncino sacro. Dal colle una mulattiera, con un tratto iniziale intagliato nella roccia, scende alla strada che unisce Isola a Isola 2000, presso il diruto Refuge de Chastellàr.

La carrareccia prosegue invece verso destra, risalendo un pendio erboso con un tornante e traversando poi in leggera salita alla sella erbosa denominata Passo di Colla Auta, nei cui pressi sorge il Bivacco Tallone, un ricovero privato ottenuto dalla ristrutturazione di una preesistente casermetta.

Tagliata una conca erbosa con ruderi di ricoveri, la carrareccia raggiunge un caratteristico colletto fra arditi spuntoni rocciosi, quindi traversa i ripidissimi pendii detritici alla base della Cima di Rena Grossa (qualche passo esposto, ponticello con catena in un punto franato). Aggirato uno spigolo, la carrareccia si affaccia ad una comba detritica, che risale con percorso dapprima rettilineo, poi con alcune svolte, uscendo sull’ampia insellatura del Colle del Lausfèr ( 2430 m , h 1,00 dal Lago del Colle di Sant’Anna). Sul valico sorgono i ruderi della stazione a monte di una teleferica, mentre una mulattiera che si stacca dalla carrareccia sul versante italiano una cinquantina di metri prima del colle raggiunge un’ampia caserma, situata a ridosso delle rocce della Testa di Colla Auta.

Si segue ora una mulattiera che perde quota con un paio di tornanti sul versante francese, con belle vedute sui sottostanti Lacs Inferieurs du Lausfèr (o Lacs Variclés): si tratta di tre piccoli specchi d’acqua, situati su due ripiani adiacenti. Il maggiore, situato a quota più alta, è raggiungibile facilmente con una brevissima deviazione dal percorso della mulattiera, mentre per scendere ai due più piccoli è necessario qualche minuto di cammino in più.

Con un traversone verso destra, si raggiunge un’ampia sella erbosa presso i ruderi di alcune casermette, da dove appare il caratteristico Lac Superieur du Lausfèr ( 2357 m , h 0,15 dal colle), che si raggiunge scendendo con alcuni tornanti il successivo pendio erboso. Nei pressi del lago si possono notare resti di postazioni militari e di fili spinati risalenti all’ultimo conflitto.

Percorso il filo dello sbarramento naturale a valle del lago, la mulattiera si inerpica con alcuni ripidi tornanti sul successivo pendio erboso: raggiunta una spalla, con percorso meno ripido risale quindi una verde valletta fino ad un costone detritico sul versante sud-ovest della Testa Áuta del Lausfèr: con un lungo traversone in leggera discesa fra i detriti si raggiunge il Colle Saboulè ( 2460 m , h 0,20 dal lago). Poco sotto il valico, sul versante italiano, si trova una casermetta ancora in discrete condizioni.

Trascurate le tracce dirette alla Testa Rognosa della Guercia ed al Passo del Bue, si scende alla casermetta sul versante italiano (Vallone di Rocciaslion) e si prosegue lungo la ben tracciata mulattiera che taglia in lieve discesa le pendici della Testa Auta del Lausfèr. Si supera l’attacco della via “Don Gino” e, con caratteristico percorso nell’ultimo tratto intagliato nella roccia, la mulattiera raggiunge il Passo di Tesina ( 2400 m , h 0,30 dal Colle Saboulè).

Dal passo la mulattiera ex-militare cala a destra, con molte svolte in una valletta erbosa: seguendola interamente o approfittando di alcune comode scorciatoie (la più marcata raggiunge una sella erbosa a sinistra, presso una pozza, e poi scende decisa a intercettare la mulattiera sul fondo della conca) si raggiunge un primo laghetto e, oltre un dosso, il pittoresco Lago di Sant’Anna ( 2167 m ).

Raggiunta una sella con una piccola pozza, si segue l’ampia mulattiera che scende con alcuni lunghi tornanti (scorciatoie) fino ad incontrare la carrareccia diretta al Colle di Sant’Anna: seguendola in discesa verso sinistra, si ritorna in breve alla Roccia dell’Apparizione e a Sant’Anna di Vinadio (h 1,00 dal Passo di Tesina).

 

TEMPO TOTALE

h 3,30 circa

DISLIVELLO

550 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

8 luglio 2012

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - ottobre

COMMENTI

Notissimo giro ad anello, comodo, ben segnalato e senza dislivelli impegnativi. Interessanti resti di postazioni belliche lungo tutto il tragitto. Molto belli i vari laghi e laghetti che si incontrano. Una classica molto consigliata!