Dal rifugio si segue
il ripido sentierino (paline per "Roda di Vačl" e "Masarč")
che si
inerpica direttamente alle sue spalle e si dirige alla
base della parete rocciosa del Croz di Santa Giuliana (o Torre
Finestra, a causa dell'evidente foro poco sotto la vetta, 2670 m),
fino ad un trivio: lasciata la traccia che prosegue dritta, diretta al Pas
del Ciavŕl e all'attacco Nord della Via Ferrata del Masarč (vedi anche itinerario Roda
del Diavolo), e
quella di destra, che traversa lungamente ai piedi del Croz di Santa
Giuliana e sale poi alla Forcella delle Rode (vedi itinerario Roda
di Vačl), si segue
la
traccia di sinistra (nessuna indicazione), che attraversa il
bellissimo prato e si porta quindi nell'ampio
anfiteatro di erba e grossi massi ai piedi della turrita Cresta del
Masarč. Con ampio semicerchio in salita verso sinistra la traccia, ben
marcata, taglia alla base i vari torrioni della cresta e si porta su un
ripido pendio di erba e massi, che prende a risalire con gran numero di
ripidi tornanti.
Guadagnando
quota, si apre sempre di piů la vista sulle cime circostanti:
interessante, in particolare, la veduta ravvicinata sul pensile
catino sospeso fra Roda del Diavolo e Croz di Santa Giuliana,
accessibile esclusivamente attraverso lo stretto caminetto del Pas del
Ciavŕl. Con continua, insistita salita si
prosegue l'ascesa: raggiunto il filo del costone che costituisce lo
spartiacque fra la Val di Fassa e la Val d'Ega, ormai in vista del
Gruppo del Latemar e dei prati del Passo di Costalunga, lo si risale con
altre ripide svolte, fra grossi massi, fino ad un colletto (cartello che
indica la direzione per scendere al Rifugio Roda di Vačl).
Abbandonando
a questo punto la traccia marcata (che, aggirato uno spigoletto,
raggiunge in pochi metri l'attacco Sud della Via Ferrata del Masarč),
si prosegue nei pressi del filo del costone seguendo la direzione di
alcuni evidenti ometti di pietre. Aggirato indifferentemente a destra o
a sinistra un grosso masso, le tracce si mantengono nei pressi del
crinale di zolle erbose, sul versante fassano (attenzione alla ripidezza
del pendio!) e raggiungono in breve un'aerea forcelletta (verso Carezza
precipita un vertiginoso canale). Con pochi passi lungo
la brevissima cresta finale si raggiunge il piccolo prato sulla
sommitŕ della Punta del Masarč (2564 m, h
0,50 dal rifugio). Bellissimo panorama sull'aerea
Cresta del Masarč, sulla Roda del Diavolo (con la verticale parete
Ovest), sulla Roda di Vačl e sugli
altri gruppi limitrofi.
Ritorno
per la stessa via in h 0,40.