Anello Boissàno - Monte Ravinèt 1061 m

Home Appennino Ligure Alpi Liguri Alpi Marittime Alpi Cozie Valle d'Aosta Dolomiti Altre zone Su e giù per la Riviera Ligure Mailing List

 

CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 56 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

FOTOPERCORSO

LA CHIESA DI SAN PIETRINO E LA COSTA DI LOANO

L’ABBAZIA DI SAN PIETRO, SULLA CIMA DEL MONTE VARATeLLA, VISTA DALLA SOMMITÁ DEL MONTE RAVINÈT

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Borghetto Santo Spirito (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si raggiunge Toirano. Dal paese si segue la strada diretta al Giogo di Toirano ma, dopo poche centinaia di metri, si prende una diramazione a destra che supera il Torrente Varatella. Trascurata, presso il primo tornante, la diramazione a sinistra che, in ripida salita, raggiunge l'ampio parcheggio delle Grotte di Toirano, si prosegue lungo il ramo principale, si supera la località Dari e si giunge nel centro di Boissano (Borgata Piazza, 120 m circa, 6, 5 km da Borghetto Santo Spirito, ampio parcheggio sulla destra).

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si attraversa la strada principale e si percorre lo stretto Vicolo della Canonica, giungendo nella piazza sulla quale si affacciano le scuole e la parrocchiale di San Paolo. Si prosegue in salita fra belle villette fino ad incrociare una nuova stradina che sale verso destra: su un pilastrino in cemento sono riportati vari segnavia, tra cui quello da seguire (X=) per la chiesa di San Pietrino. Dopo un piacevole percorso fra pittoresche case e viuzze, si segue una ripida stradetta dal fondo cementato (Via San Pietrino) che termina su una stretta stradina asfaltata. Dall’altra parte della stradina ha inizio un’ampia mulattiera selciata che prende a risalire con moderate pendenze il pendio di sassi e cespugli, con vedute che via via si ampliano sulla costa e sulla piana di Borghetto.

Superata una stalla con numerosi cavalli, la mulattiera taglia l’impluvio di un rio, quindi riprende a salire con numerosi tornanti nella macchia mediterranea. Superati i ruderi dell’antichissima chiesetta di San Paolo (nel luogo dove storicamente si sviluppò il primo nucleo abitato di Boissàno), nei cui pressi si possono ancora notare alcuni interessanti esempi di cascine pastorali, si continua a salire fino all’ampio ripiano prativo dove sorge la chiesa di San Pietrino, in bellissima posizione panoramica sulla costa (470 m, h 0,40 da Boissàno).

Risalito il breve pendio prativo a monte dell’edificio, si incontrano le paline del “Sentiero delle Terre Alte” (segnavia TA), proveniente da Toiràno. Si prosegue verso destra, lungo questo segnavia che si sovrappone, in questo tratto, al X. Percorsi alcuni brevi tornanti, fiancheggiati da numerose vecchie cascine abbandonate, il sentiero effettua un lungo traversone semi-pianeggiante nel bosco, quindi inizia a risalire un valletta alberata con tracciato ripido ed un po’ faticoso. Guadagnata quota alle falde dell’altura detritica e rocciosa che costituisce la spalla meridionale del Monte Ravinèt, si esce dal bosco e si effettua un lungo e rettilineo traversone ascendente da sinistra a destra: in questo tratto il sentiero, ottimamente tracciato e sostenuto da notevoli muri a secco, è denominato “Via Napoleonica”, in quanto ha costituito la via di fuga dei soldati austro-piemontesi dopo la loro sconfitta, ad opera dei Francesi, nella “Battaglia di Loano” (23-24 novembre 1795). Con magnifiche vedute su Loàno, Borghetto e la costa, il sentiero raggiunge una verde valletta, percorsa dal Rio delle Banchette; superato il rio, si risale la valletta con numerosi tornanti nel rado bosco e si esce sull’erboso e panoramico crinale Varatella – Nimbalto poco a monte del Bric Scotto, dove si incrocia il sentiero proveniente (da destra) dalla borgata Losano di Boissàno. Proseguendo lungo l’erboso crinale, in ambiente molto bello e riposante, si sale lentamente all’ampia radura dei Prati di Peglia (h 1,00 da San Pietrino).

Qui si abbandona il “Sentiero delle Terre Alte”, che va a destra in piano verso il Rifugio Pian delle Bosse, per proseguire a sinistra lungo il segnavia X. La traccia, in verità poco marcata, risale tutti gli ondulati prati (ruderi di caselle, doline, cavalli bradi al pascolo), lascia a sinistra lo stacco di una labile traccia diretta a San Pietro ai Monti (segnavia , vedi anche itinerario Traversata del Monte Ravinèt), quindi si inoltra in leggera salita nel bosco di faggi e betulle, alto sulla destra idrografica della Val Nimbalto. Con belle vedute, fra gli alberi, degli affioramenti rocciosi nella zona della Rocca dell’Aia, il sentiero prosegue a traversare con pittoresco percorso fra boschi e rocce. Dopo un tratto non breve, si incontra sulla sinistra lo stacco di un’evidente traccia indicata da un ometto di pietre (tabellone esplicativo, h 0,25 dai Prati di Peglia).

Si abbandona il segnavia X e si segue questa traccia, che si porta in breve sullo spartiacque Nimbalto – Varatella in corrispondenza di una piccola radura. Oltre la radura si procede a sinistra, lungo la traccia che prende quota nel bosco alle falde del pendio terminale del Monte Ravinèt. Quando la traccia spiana e tende poi a perdere leggermente quota, la si abbandona per rimontare direttamente il ripido ma breve pendio boscoso che consente di raggiungere piuttosto velocemente la panoramica sommità del Monte Ravinèt (1061 m, h 0,15 da dove si abbandona la X, croce di vetta). Dalla vetta, costituita da una allungata dorsale di roccette e magra erba, bellissima veduta sulla costa, sul vicino Monte Carmo e su tutte le Alpi Liguri meridionali

Dalla cima si scende lungo la sassosa cresta meridionale: ben presto inizia il bosco, comunque rado e di agevole percorso. Mantenendosi per un breve tratto sulla destra (ovest) dello spartiacque, si perde quota fino ad un panoramico poggio, con bellissima vista a volo d’uccello sulla costa fra Loano e Pietra Ligure. Continuando a scendere, ci si cala per una ripida costa prativa fino ad un’ampia sella erbosa (h 0,10 dalla cima), fra la cresta Sud del Ravinèt e la sua spalla meridionale: qui è possibile giungere anche da San Pietro ai Monti, deviando dal sentiero (vedi anche itinerario Traversata del Monte Ravinèt).

Dalla sella si prende una labile traccia verso Sud che si mantiene leggermente a destra dello spartiacque (lato Varatèlla): rimanendo pochi metri sotto lo spartiacque, la traccia si porta presso un colletto boscoso immediatamente a monte dei nascosti Torrioni del Ravinèt, quindi prosegue con scarsi saliscendi fino all’estremità meridionale dell’allungato contrafforte, costituita da un bifido rialzo di roccette. Da qui si scende dall’altra parte, con percorso piuttosto evidente anche se privo di tracce: tendendo a sinistra, si perde quota per il ripido pendio, dapprima boscoso poi sassoso con magra erba, si incrocia il sentiero che taglia a mezza costa, quindi si continua a scendere facilmente fino all’inizio della valle del Rio delle Banchette, dove si re-intercetta il sentiero segnalato X e TA seguito in salita (h 0,25 dalla sella erbosa).

Da qui, seguendo a ritroso il percorso dell’andata, si scende a San Pietrino e nuovamente a Boissano (h 1,00 da dove si ritrova il sentiero).

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa

DISLIVELLO

950 m circa 

DIFFICOLTA’

E (qualche difficoltà di orientamento in caso di scarsa visibilità lungo la cresta Sud del Ravinèt)  

ULTIMO SOPRALLUOGO

8 marzo 2015

PERIODO CONSIGLIATO

autunno e inizio primavera

COMMENTI

Comodo percorso, assai panoramico e pittoresco. Particolarmente consigliato nei periodi freddi, vista la preferenzialità dell’orientamento a Sud. Molto pittoresco l’ambiente ai Prati di Peglia e a San Pietrino. Bellissimo il panorama dalla sommità del Monte Ravinèt. Possibili diverse varianti, visti i numerosi sentieri segnalati della zona. Consigliato!