Dal
Lago
della Rovina, su cui incombe l'impressionante diga del
Chiotàs (da cui precipita la fragorosa Cascata della Rovina),
si raggiunge il bar e si prosegue lungo la vecchia strada di servizio
dell'ENEL (ora dismessa), che sale alla grande diga mantenendosi sulla
destra idrografica del vallone, ma si imbocca quasi subito un sentierino
(indicazione) che si innalza con
diversi tornanti sulla pietraia. Con un traversone, il sentiero
porta ad alcuni scalini metallici che permettono di superare un costone a
destra (corda metallica), dopo di che continua a salire sul pendio ricco
di arbusti. Un nuovo
traverso per una cengia umida e terrosa (croce, corda fissa)
conduce sui pendii cespugliosi nei pressi del lungo e dismesso scivolo in
cemento (utilizzato per il trasporto dei materiali all’epoca della
costruzione delle dighe): con begli
scorci aerei sul sottostante lago, si continua a salire,
arrivando ad un altro passo aiutato da scalini in ferro, che consentono di
superare un breve gradino roccioso, oltre il quale un ultimo strappo ed
una serie finale di ripide serpentine portano ad incrociare la vecchia
strada di servizio ad una quota di circa 1900 m (h
0,50), nei pressi di una sorgente. Bellissimo panorama sul
versante orientale della Serra dell’Argentèra.
Seguendo verso destra la
carrareccia, si intercetta in breve la nuova rotabile asfaltata
(in perfetta efficienza, ma interdetta al traffico privato) che sale alle
dighe partendo dall’estremità est del Lago della Rovina,
mantenendosi sulla sinistra idrografica del vallone. Seguita per un breve
tratto in salita la strada asfaltata, giunti nei pressi del Colletto di Laura
(nel
punto dove una diga minore, la Diga di Colle Laura, sbarra il
bacino artificiale), si imbocca una diramazione sterrata sulla sinistra
(indicazioni) che effettua un tornante e, con breve salita, porta sulle rive del grande
bacino
artificiale del Chiotàs (1978 m), da
cui appare alla vista la cerchia di monti che sovrasta la selvaggia Conca
del Bròcan.
Contornato il
lago con qualche saliscendi, e lasciato sulla sinistra il
sentiero diretto al Colle di Fenestrelle (vedi anche itinerario Traversata
di Fenestrelle), si sale in breve al poggio su cui sorge il nuovo Rifugio
Genova (2015 m, h 0,40
dall’incrocio con la vecchia strada), che sovrasta da un lato il bacino
del Chiotàs e dall'altro il
più piccolo ma pittoresco Lago Bròcan (2000 m),
contornato dalle pareti e dalle nevi perenni del selvaggio Circo del
Bròcan. Bella anche la
veduta sull'Altipiano del Bàus e sulla Serra dell'Argentèra,
oltre che sulla selvaggia costiera Fenestrelle-Ciamberlìne.
Ritorno
per la stessa via in h 1,10, oppure in
alternativa seguendo per intero la vecchia strada di servizio alle dighe
(in due punti qualche banale corda fissa nell’attraversamento di ripidi
vallonetti) in h 1,20.