Al Circo del Bròcan

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 41

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

L’IMPONENTE DIGA DEL CHIOTÀS DAL LAGO DELLA ROVINA

IL GRANDE LAGO DEL CHIOTÀS DALLA MULATTIERA PER IL COLLE DEL CHIAPOUS

LA CIMA DELL’ORIÒL FRA LE NEBBIE, SALENDO AL LAGO DEL CHIOTÀS

IL RIFUGIO GENOVA E LA CIMA DELL’AGNÈL

DAL LAGO DEL CHIOTÀS VERSO IL VALLONE DEL CHIAPOUS

IL PITTORESCO LAGO BRÒCAN

DAL LAGO BRÒCAN VERSO IL RIFUGIO GENOVA E LA PUNTA CIAMBERLÌNE

IL RIFUGIO GENOVA, FRA I LAGHI BRÒCAN E CHIOTÀS, SALENDO ALLA CIMA DELL’AGNÈL

STAMBECCHI SULLE PIETRAIE DEL VALLONE DELLA ROVINA

TRAMONTO SUL LAGO CHIOTÀS DAL RIFUGIO GENOVA

LA PITTORESCA CASCATA DELLA ROVINA

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona), si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo e si risale la Valle Gesso. Superata Valdieri, si svolta a sinistra in direzione di Entracque, abbandonando la rettilinea prosecuzione per Sant’Anna, e si prosegue per circa 1 km. Si segue ora sulla destra una diramazione (“Rotabile del Genio”, ind. per San Giacomo) che sale con alcuni tornanti nel bosco, supera il Centro Visite del Parco Alpi Marittime e si porta presso la sommità della grande Diga della Piastra, che sovrasta Entracque. Si costeggia il grande bacino idroelettrico e, al suo termine, si incontra a destra il bivio per il Vallone della Rovina

La strada, sempre asfaltata, rimonta il vallone e giunge al Lago della Rovina (1535 m, 62 km da Mondovì) dove è stata ricavata una vasta area attrezzata con parcheggio (a pagamento), bar-ristoro e zona picnic.

 

ITINERARIO

Dal Lago della Rovina, su cui incombe l'impressionante diga del Chiotàs (da cui precipita la fragorosa Cascata della Rovina), si raggiunge il bar e si prosegue lungo la vecchia strada di servizio dell'ENEL (ora dismessa), che sale alla grande diga mantenendosi sulla destra idrografica del vallone, ma si imbocca quasi subito un sentierino (indicazione) che si innalza con diversi tornanti sulla pietraia. Con un traversone, il sentiero porta ad alcuni scalini metallici che permettono di superare un costone a destra (corda metallica), dopo di che continua a salire sul pendio ricco di arbusti. Un nuovo traverso per una cengia umida e terrosa (croce, corda fissa) conduce sui pendii cespugliosi nei pressi del lungo e dismesso scivolo in cemento (utilizzato per il trasporto dei materiali all’epoca della costruzione delle dighe): con begli scorci aerei sul sottostante lago, si continua a salire, arrivando ad un altro passo aiutato da scalini in ferro, che consentono di superare un breve gradino roccioso, oltre il quale un ultimo strappo ed una serie finale di ripide serpentine portano ad incrociare la vecchia strada di servizio ad una quota di circa 1900 m (h 0,50), nei pressi di una sorgente. Bellissimo panorama sul versante orientale della Serra dell’Argentèra.  

Seguendo verso destra la carrareccia, si intercetta in breve la nuova rotabile asfaltata (in perfetta efficienza, ma interdetta al traffico privato) che sale alle dighe partendo dall’estremità est del Lago della Rovina, mantenendosi sulla sinistra idrografica del vallone. Seguita per un breve tratto in salita la strada asfaltata, giunti nei pressi del Colletto di Laura (nel punto dove una diga minore, la Diga di Colle Laura, sbarra il bacino artificiale), si imbocca una diramazione sterrata sulla sinistra (indicazioni) che effettua un tornante e, con breve salita, porta sulle rive del grande bacino artificiale del Chiotàs (1978 m), da cui appare alla vista la cerchia di monti che sovrasta la selvaggia Conca del Bròcan

Contornato il lago con qualche saliscendi, e lasciato sulla sinistra il sentiero diretto al Colle di Fenestrelle (vedi anche itinerario Traversata di Fenestrelle), si sale in breve al poggio su cui sorge il nuovo Rifugio Genova (2015 m, h 0,40 dall’incrocio con la vecchia strada), che sovrasta da un lato il bacino del Chiotàs e dall'altro il più piccolo ma pittoresco Lago Bròcan (2000 m), contornato dalle pareti e dalle nevi perenni del selvaggio Circo del Bròcan. Bella anche la veduta sull'Altipiano del Bàus e sulla Serra dell'Argentèra, oltre che sulla selvaggia costiera Fenestrelle-Ciamberlìne. 

Ritorno per la stessa via in h 1,10, oppure in alternativa seguendo per intero la vecchia strada di servizio alle dighe (in due punti qualche banale corda fissa nell’attraversamento di ripidi vallonetti) in h 1,20.

 

TEMPO TOTALE

h 2,45 circa 

DISLIVELLO

500 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

2 ottobre 2011

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Classicissimo itinerario, molto noto e frequentato ad un luogo tra i più pittoreschi delle Marittime. E questo nonostante tutta la zona risulti ampiamente interessata dagli interventi idroelettrici degli ENEL a partire dagli anni ’70 del secolo scorso. Molte possibilità di incontrare animali.