Al Lago della Maura 2340 m

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 36

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

FOTOPERCORSO

IL LAGO DELLA MAURA

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Soria-Ellena (1840 m), raggiungibile da San Giacomo di Entracque (Valle Gesso) in h 1,45

Per i particolari dell’accesso, vedi itinerario Al Piano del Praiet.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si scende lungo l’ampia mulattiera di accesso fino al vasto ripiano erboso del Piano del Praiet: trascurando la mulattiera di accesso, che scende a San Giacomo d’Entracque, una volta sul ripiano erboso si prende a sinistra l’ampio tracciato (tabelle segnaletiche) diretto al Colle di Finestra. Con un piacevole tratto erboso in lieve salita, l’ampia mulattiera (delimitata ai bordi da regolari file di pietre infisse nel terreno) si porta verso il fondo del vallone, poi inizia a salire con più decisione lungo la sua destra idrografica con alcuni comodi tornanti. Presso l’ultima svolta, quando il tracciato traversa decisamente ancora verso il centro del vallone, si stacca a sinistra un sentierino (indicazione per "Pera de Fèner"): si abbandona dunque la mulattiera principale per seguire questo nuovo tracciato, segnato con piccoli bolli rossi (1900 m circa, h 0,20 dal rifugio). 

Il sentiero taglia lungamente con comoda salita in direzione nord-est, lungo ripide coste prative, poi con qualche tornante si porta alla base di alcune paretine rocciose (acqua), da dove traversa ad un panoramico poggio di rocce montonate, in vista della splendida cascata che incide la bastionata mediana della Gorgia della Maura. Qui alcuni ometti di pietre indicano una possibilità di discesa verso sinistra, nuovamente in direzione del rifugio. Trascurando gli ometti, si continua lungo il ben marcato sentiero, che risale il ripido pendio erboso a destra della cascata con infinita serie di comode serpentine poco pendenti: più in alto si attraversa due volte un rio, e si esce al sommo della bastionata, all’inizio di una selvaggia valletta detritica ai piedi della imponente Cresta della Maura, prolungamento del crestone nord-ovest del Monte Gelàs, che separa la Gorgia della Maura, in cui ci troviamo, dall’attigua Gorgia delle Vallette. Spicca in particolare l’aguzza Punta Roccati (2651 m), che precipita con una liscia e verticale placconata rocciosa sui nevai ed i campi di detriti della valletta. 

In ambiente sempre più selvaggio e severo, il sentiero prosegue a salire con altri tornanti fra pietraie e fasce erbose fino alla base della vasta colata detritica discendente dalla bifida breccia della Forcella Roccati, a sinistra della cima omonima: poco prima della lapide a memoria di un alpinista, presso la quale stacca a destra la traccia diretta alla Forcella Roccati (vedi anche itinerario Monte Gelàs - Via normale italiana), si abbandona il sentierino, che prosegue a risalire la Gorgia della Maura fino all’alta imposta di caccia della Pera de Féner ed al Passaggio dei Ghiacciai del Gelàs, per seguire a sinistra una traccia (indicazione e segnavia gialli) che aggira un dosso detritico e, oltre una pietraia, raggiunge la sommità di un poggio con ometto dal quale si domina il sottostante pittoresco Lago della Maura (2340 m, h 1,10 dal bivio per la Pera de Fèner), posto in una severa conca dominata dalle rocciose guglie della Serra del Praiét. Bellissimo panorama sul Gelàs, sulla Cresta della Maura e, oltre, sulla verticale parete nord della Cima di Saint Robert. Verso valle spicca il verde vallone che fa capo al Colle di Fenestrelle, dominato dal roccioso versante orientale dell’omonimo Roc. 

Per il ritorno, una volta ridiscesi al poggio di rocce montonate di fronte alla bella cascata, è possibile seguire gli ometti di pietre, che scendono in diagonale per ripidi pendii erbosi e qualche roccetta fin sulla sponda del tumultuoso rio, che in questo tratto scorre in una piccola gola. Da qui si scende a sinistra, sempre seguendo il rio, per evidenti tracce (tubo dell’acqua asservito al sottostante rifugio) fino ad un ripiano, dal quale con un tornante a destra si raggiunge il corso d’acqua presso una piccola diga. Superato il ruscello, si prosegue a scendere sulla sponda opposta per una ripida e malagevole traccia fra erba e pietre che scende in un ampio canale erboso, fino ad uscire alti sul Piano del Praiét. A questo punto, per una traccia orizzontale a destra, si passa alla base dei primi contrafforti della Serra del Praiét e si raggiunge nuovamente il Rifugio Sorìa-Ellèna (h 0,30 dal bivio con ometti, h 1,00 dal Lago della Maura).

 

TEMPO TOTALE

h 2,30 circa (escluso l'avvicinamento e la discesa dal rifugio) 

DISLIVELLO

550 m circa

DIFFICOLTA’

ULTIMO SOPRALLUOGO

31 luglio 2011

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Bella escursione, non troppo faticosa, adatta soprattutto per chi, soggiornando al rifugio, ha a disposizione mezza giornata per visitare un luogo selvaggio ed appartato. L’ambiente è molto panoramico e spettacolare, il sentiero è comodo, ben marcato e quasi mai troppo ripido. Facilità di incontrare animali durante il percorso. Il lago è molto pittoresco, adagiato in posizione panoramica fra erba e rocce.