Nel Vallone di Lourousa

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 6

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

CAMOSCIO LUNGO LA MULATTIERA DEL VALLONE DI LOUROUSA

STAMBECCHI PRESSO IL CARATTERISTICO GAZEBO DEL RIFUGIO MORELLI-BUZZI

IL CANALONE DI LOUROUSA SALENDO VERSO IL LAGARÒT

IL BELLISSIMO LAGARÒT E IL CANALONE DI LOUROUSA 

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo e si risale la Valle Gesso.  

Oltre Valdieri, si lascia a sinistra la diramazione per Entracque e si continua dritti, raggiungendo la piccola borgata di Sant’Anna di Valdieri

Proseguendo lungo il fondovalle, si superano ancora i Tetti Gàina ed i Tetti Niòt, e si raggiungono le Terme di Valdieri (1368 m, 61 km da Mondovì). Superato il ponte sul Gesso, di fronte allo stabilimento termale si svolta a sinistra e si scende ad un grande parcheggio dove si lascia l'auto (cartelli).

 

ITINERARIO

Si prende la larga mulattiera che raggiunge in breve il Rio di Lourousa e, risalitolo brevemente lungo la sinistra idrografica, lo supera su una stretta passerella. Dall'altra parte la mulattiera, ottimamente tracciata, prende a risalire con ampi tornanti poco pendenti i pendii ricoperti di splendido bosco di faggio discendenti dai contrafforti della Cima del Dragonèt. Si risale il bosco lungamente, con alcuni begli scorci sul fronteggiante versante Sud del Monte Matto ( 3097 m ): la mulattiera, sorretta da muraglioni a secco, non è mai troppo faticosa, ed il bosco è ricco di fauna selvatica. Terminati i tornanti, la mulattiera effettua un lungo traversone e si inoltra nel Vallone di Lourousa, ora tra radi larici: sullo sfondo appare inaspettato, in tutta la sua imponenza, l'impressionante Canalone di Lourousa, che si insinua tra il Monte Stella (3262 m , a sinistra) e l'ardita cresta che dal Gelàs di Lourousa (3261 m, a destra) scende verso la verticale parete del Corno Stella ( 3050 m). 

Raggiunto il ripiano dove sorgono i ruderi del Gias Lagaròt (1917 m, h 1,30), si risale ancora con alcune svolte un costone alberato per scendere poi nella splendida conca erbosa punteggiata di larici dove giace il piccolo Lagaròt di Lourousa (1950 m, h 0,20 dal Gias Lagaròt): nelle limpide acque verdazzurre si specchia tutto il versante Nord della Catena dell'Argentera. Sull'altro versante del vallone spiccano le moli rocciose della Cima dell'Asta Soprana (2950 m) e della Cima Mondini (2917 m): sullo sfondo svetta la regolare piramide della Cima del Chiapous, mentre l'imponente Monte Matto incombe verso Nord. Numerose lapidi commemorative ricordano i molti caduti nel Canalone di Lourousa. 

Lasciata a destra la diramazione per il Bivacco Varrone (la cui rossa sagoma è visibile in alto, sulle pietraie, vedi anche itinerari Punta Stella e Canalone di Lourousa), si continua lungo la mulattiera principale che risale un pendio di erba e massi, mantenendosi di fianco al rio, fino ad una appena accennata sella, con radi larici: si attraversa quindi un ripiano cosparso di grossi massi, a cui sono addossati alcuni ricoveri (Gias Rosa, 2230 m, h 0,30 dal Lagaròt). 

Ripresa la salita su di un ripido costone morenico, lo si supera con una serie di tornanti, si passa presso un monumentale vecchio larice colpito dal fulmine e, ormai alti sul fondo detritico del vallone, con ampio semicerchio si giunge allo spiazzo antistante il Rifugio Morelli - Buzzi (2370 m circa, h 0,30 dal Gias Rosa). Bella veduta sulla immane parete Nord Est del Monte Stella (la più alta delle Marittime), sulla Cima del Chiapous (2805 m), sulla Cima Mondini (2915 m) e, sull'asse del Vallone di Lourousa, sul versante Sud del Monte Matto

Ritorno per la stessa via in h 2,10.

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 circa

DISLIVELLO

1000 m circa

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

4 agosto 2012

PERIODO CONSIGLIATO

metà giugnofine settembre

COMMENTI

Itinerario abbastanza lungo ma, tutto sommato, poco faticoso. Splendide vedute sul severo versante Nord dell'Argentèra, con lo spettacolare canalone ghiacciato di Lourousa. Molto frequenti gli avvistamenti di camosci e stambecchi, anche a breve distanza. Itinerario interamente compreso nel Parco Naturale delle Marittime.