Punta Udine 3022 m - Cresta Est

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CARTINA CONSIGLIATA

A.S.F. scala 1:25.000 - Foglio 08

CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - ALPI COZIE  

SCHEDA N. 3

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

DALL'ATTACCO DELLA CRESTA EST VERSO IL MONVISO ED IL VISO MOZZO

 

STORIA ALPINISTICA

La Punta Udine (3022 m) si trova sullo spartiacque principale, poco a Nord del Monviso. Si tratta di una cima rocciosa (ofiolite) che concentra l'interesse alpinistico sulle pareti Est e Nord e sulle creste. Molto frequentata sia per la facilitą di accesso (il Rifugio Giacolčtti sorge proprio al piede della Cresta Est), sia per lo scarso impegno richiesto dalla via normale. 

Prima ascensione G. Morassutti e G. Perotti, il 1° settembre 1899, per la cresta NO. Prima salita per la Cresta Est: F. Burdino, D. Genero, E. Serafino, 21 settembre 1952.

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Giacolčtti (2741 m), raggiungibile dal Pian del Re (Valle Po) in h 2,00 circa. 

Per i particolari sull'accesso, vedi itinerario Al Colle di Losąs.

 

AVVICINAMENTO

Dal rifugio si prende la traccia che risale il breve, ripido pendio erboso che scende dal piede della cresta Est di Punta Udine, fino ad una rientranza rocciosa dove č l'attacco (spit, h 0,05).

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 9 tiri di corda: 

1 - Si attacca un camino, che obbliga ad un paio di passaggi alquanto angusti, e si risale poi un pendio roccioso fino ad un pianerottolo (IV°, poi III°);

2 - Si aggira lo spigolo e si risale uno speroncino, fino alla base di una paretina verticale, che si supera con arrampicata elegante ma esposta (II°, IV°);

3 - Si attacca un camino molto stretto, che all'inizio butta espostamente all'infuori, e si sale poi per placconate fino alla sosta (IV°, III°); 

4 - Superato un breve muretto, si prosegue su facili rocce abbattute alternate a tratti erbosi fino ad una comoda cengia erbosa (II°);

5 - Si risale un ripido canalino erboso sulla sinistra fino alla forcelletta cui fa capo (tratto in conserva);

6 - Si attaccano le rocce di destra e, superata una placca, si scavalca nuovamente il filo e si traversa fino alla sosta successiva (III°+);

7 - Sul filo esposto, si segue un'evidente linea di frattura fino al piede di un salto pił deciso, che si supera lungo una serie di fessure (IV°);

8 - Si continua sul filo di cresta, molto esposto ma via via pił facile, fino ad un comodo terrazzo (III°);

9 - Risalito un ultimo muretto, si raggiunge la cresta finale che, via via pił abbattuta, conduce in breve alla croce di vetta (II°, h 3,30 circa dall'attacco).

 

Discesa: dalla vetta si segue la traccia nella pietraia che scende verso Nord fino all'ampia depressione del Colle del Colour del Porco (2920 m), tra la Punta Udine e la Punta Venezia. 

Da qui, scendendo nel ripido canalone, si incontrano ben presto le prime corde e catene di una breve via ferrata che consente di superare facilmente alcuni passaggi precari ed esposti su roccette. Al termine delle roccette, la traccia taglia alla base il canalone (possibile neve) e, compiendo un semicerchio, ritorna in breve al Colle di Losąs, dove sorge il rifugio (h 1,00 dalla vetta).

 

TEMPO TOTALE

h 4,30 circa (esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio)

DISLIVELLO

300 m circa esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio)

DIFFICOLTA’

D- (passi IV°)

MATERIALE UTILE

casco, corda da 50 m, 10/12 rinvii, cordini, qualche nut e friend: la via č completamente attrezzata a spit

ULTIMO SOPRALLUOGO

3 agosto 2003

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - agosto

COMMENTI

Itinerario non eccessivamente impegnativo, ma esposto e di soddisfazione. Attenzione alla roccia, a tratti friabile, ed alle scariche di pietre, soprattutto al ritorno sulla via normale. Cima molto frequentata, per pernottare al rifugio č d'obbligo prenotare.