Rocca di Perti - Via "Simonetta"

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CARTINA CONSIGLIATA

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CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - ALPI LIGURI (via di falesia)

SCHEDA N. 1

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO COMPLETO

FOTOPERCORSO (ULTIMI DUE TIRI)

IL PASSO CHIAVE DEL TERZO TIRO, IN TRAVERSO SOTTO IL GRANDE TETTO GIALLASTRO

 

STORIA ALPINISTICA

La Rocca di Perti (397 m) č un imponente complesso calcareo che si erge fra la Val Porra e la Valle Urta (o Valletta di Montesōrdo), nell'immediato entroterra di Finale Ligure. I settori interessanti alpinisticamente sono il versante Ovest e la parete Nord, su cui sono concentrati moltissimi itinerari d'arrampicata. 

La via "Simonetta", che si sviluppa nella parte settentrionale del versante Ovest, č un itinerario mediamente impegnativo, interessante e molto frequentato, aperto da M. Agnese, G. P. ed M. Di Clemente, G. L. Vaccari il 18 novembre 1973.

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Finale Ligure (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si scende a Final Borgo, da dove si prende la strada per Cālice Ligure. Superato Perti, un cartello sulla destra indica la direzione "Rocca di Perti": si segue la stretta, ripida strada fino ad un tornante da dove diventa sterrata, presso un bell'uliveto. All'altezza del tornante si lascia l'auto (oltre la strada prosegue con fondo molto dissestato!).

 

AVVICINAMENTO

Si segue per breve tratto la carrareccia sterrata: dopo poche centinaia di metri si prende a sinistra un sentierino che si innalza ripido nella fitta macchia mediterranea, e con alcune svolte raggiunge la base del versante Ovest della Rocca di Perti: presso uno spiazzo roccioso, sulla roccia vi č la scritta "SIMONETTA", attacco (h 0,15 dal parcheggio). 

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 7 tiri di corda: 

1 - Si attacca la parete per un risalto abbattuto (clessidre), e si traversa poi verso destra: superata una placca piuttosto liscia (3c), si raggiunge un alberello, da dove si traversa nuovamente a sinistra e si supera un caminetto che butta un po' all'infuori (4a), fino alla comoda sosta tra gli alberi;

2 - Si supera un risalto/camino, un po' disturbato dalla vegetazione (3b), dopo di che un tratto di sentiero conduce alla base di due successivi gradoni, piuttosto lisci (sosta su alberi):

3 - Il primo gradone si supera sulla sinistra (3c), il secondo si attacca a sinistra e, al di sotto di un grosso tetto giallastro, si traversa verso destra (4c, scarsi appoggi) fino alla sosta;

4 - Si supera un piccolo diedro (4b), e si prosegue per rampa obliqua da sinistra a destra fino ad un pulpito con due resinati di sosta;

Si continua su sentiero fra gli alberi fino ad una cengia alberata che, seguita verso sinistra, conduce ad un altro gradino, alla base di un bello spigolo (sosta al sommo del gradino; poco prima, sulla parete, attaccano la Superwalter ed il Pilastro Josephine);

5 - Si attacca lo spigolo, all'inizio piuttosto impegnativo (4c, roccia un po' unta), per qualche metro in verticale, poi piegando verso sinistra, fino ad uscire su un altro tratto di sentiero che conduce ad un comodo ripiano con alberelli;

Da qui due possibilitā:

a) Simonetta originale:

6 - Dall'estremitā sinistra del ripiano (scritta "SIMONETTA") si sale per placche piuttosto abbattute (3c) fin sotto una parete verticale: si supera a destra uno speroncino (4b) oltre il quale si continua a traversare a destra per un'esile cornice (4b) fino ad un esiguo ed esposto pianerottolo presso un piccolo strapiombo (sosta su catena);

7 - Si supera lo strapiombo (4c) e si prosegue per una bella fessura rettilinea (3c) fino ad uscire sui piatti lastroni poco a destra della vetta.

b) Variante della Simonetta: 

6bis - A circa metā del ripiano (scritta "VARIANTE" sulla roccia) si attacca l'evidente diedro in faccia al primo alberello, con arrampicata di 5b e con un delicatissimo passo di 5c (appigli quasi inesistenti), per poi traversare espostamente tutto a destra fino ad una sosta su un esiguo pianerottolo con alberello;

7bis - Di qui, una espostissima traversata di 6-7 m nuovamente verso sinistra (5b, ottima lama per le mani, piedi in opposizione), consente di riportarsi sulla direttrice della fessura seguita dalla via originale, all'altezza del pianerottolo sotto lo strapiombino dell'ultima sosta. Superato lo strapiombo si segue la fessura (all'inizio un passaggio di 4c, poi 3c) fino alla vetta.

 

Discesa: dalla vetta della Rocca di Perti si segue il sentierino segnato che scende verso Est e, costeggiando in falsopiano tutta la base della parete Nord, aggira lo spigolo e si riporta alla base del versante Ovest, ritornando al ripiano roccioso dell'attacco (h 0,20 dalla vetta). Di qui, in h 0,10, nuovamente al parcheggio.

 

TEMPO TOTALE

h 2,00 - 4,00 (a seconda dell'affollamento)

DISLIVELLO

150 m circa di arrampicata

DIFFICOLTA’

AD (D se si segue la variante finale)

MATERIALE UTILE

casco, corda da 50 m, 7/8 rinvii, cordini: vie e soste attrezzate a resinati

ULTIMO SOPRALLUOGO

15 gennaio 2012

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l'anno, escluso il periodo pių caldo

COMMENTI

Itinerario poco impegnativo ma storico, roccia spesso lisciata dall'uso e passaggi discontinui ma piuttosto tecnici (specie quello della variante al penultimo tiro). Via molto affollata, spesso č d'obbligo fare la coda.