Monte Varatella 891 m - "Sentiero dei tubi"

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 20

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI LIGURI

SCHEDA N. 72

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL MONTE VARATELLA DAL SENTIERO POCO OLTRE IL CIAN BARETTI

IL BELLISSIMO PRATO SOMMITALE DEL MONTE VARATELLA, CON L’ISOLA GALLINARA SULLO SFONDO

L’ABBAZIA DI SAN PIETRO AI MONTI SULLA CIMA DEL MONTE VARATELLA

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Millesimo (uscita della A6 Torino-Savona) si risale la Val Bormida di Millesimo superando Murialdo, Caragna e Calizzano fino a Bardineto (711 m), da dove con stretti tornanti nel bosco si sale al Giogo di Toirano (807 m, 35 km da Millesimo).

b) Da Borghetto Santo Spirito (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si raggiunge Toirano, da dove si sale a Carpe e, attraverso la Sella Alzabecchi (693 m), si giunge al Giogo di Toirano (807 m, 19 km da Borghetto).

Si lascia l’auto al tornante subito prima del colle (versante Varatella), dove stacca una carrareccia sterrata diretta a Sud (parcheggio all’interno del tornante, palina per Abbazia di San Pietro ai Monti).

 

ITINERARIO

Si segue la carrareccia (rari segnavia =▲) che taglia in piano o con lievi saliscendi il ripido versante boscoso che precipita sul fondovalle Varatella. Lasciata a sinistra una diramazione sterrata in salita (che raggiunge con lungo percorso la Fonte del Cornà e Cà du Fò, palina), si scende brevemente all’ampio colletto boscoso (788 m, h 0,20 dalla partenza) ai piedi della breve cuspide sommitale della Rocca Berleurio (841 m, raggiungibile in pochi minuti prima lungo una diramazione sterrata e poi per una traccia tra gli arbusti). Mentre dalla carrareccia la cima appare una poco rilevata asperità, sul versante opposto precipitano orride pareti rocciose solcate da creste e canali, assai caratteristiche.

Con un lungo traversone in lieve discesa sul ripido pendio (purtroppo tracce di discariche abusive) si va a superare un primo incassato rio su un ponte e, oltre un tratto alla base di verticali paretine, un secondo corso d’acqua. Proseguendo lungamente per la sterrata, sempre a mezza costa sul pendio boscoso, si tagliano numerosi aspri vallonetti (opere di risanamento del versante in un paio di tratti) e si giunge quindi ad un ampio ripiano su un costone (Cian Baretti, 816 m, h 0,30 dal colletto di Rocca Berleurio) con ampia area attrezzata per picnic, dove la carrareccia sterrata termina. Fin qui è possibile giungere in automobile, grazie alle condizioni del fondo stradale tutto sommato discrete.

Si prosegue sempre nella medesima direzione, ora su una dissestata, sassosa mulattiera (segnavia __). Giunti ad un bivio, si trascura il ramo che prosegue dritto in piano (evidentemente abbandonato, che va a morire poco oltre in una zona dirupata) per seguire quello di sinistra, che sale per un tratto ripido e gradinato nel bosco, quindi ritorna pianeggiante proseguendo nel suo lungo traversone di fianco ad una tubazione dell’acqua che d’ora in poi ci accompagnerà fino a San Pietro ai Monti (ecco il motivo della denominazione “Sentiero dei Tubi” data all’itinerario). Intanto, alle nostre spalle, si apre la vista sulle Alpi Liguri, che appaiono gradualmente oltre la dorsale della Rocca Barbena. Giunti ad un nuovo, poco evidente bivio, si trascura la traccia che sale a sinistra (segnavia SL del “Sentiero Liguria”, che sale direttamente a Cà du Fò, vedi anche itinerario Traversata del Monte Ravinet in senso inverso) per proseguire pressoché in piano a destra. Guadato un piccolo rio, si risale un breve tratto ripido, al termine del quale si incontra un nuovo bivio con paline per Cà du Fò. Trascurata la deviazione, si riprende a tagliare alti sopra il fondovalle un ripido impluvio boscoso (è il Vallone Servaira in cui, più in basso, si apre la Grotta della Giara). Con trascurabili saliscendi il sentiero, sempre fiancheggiato dalla tubazione, traversa tutto il versante occidentale del Monte Ravinet e giunge infine alla sella alberata subito a Nord-Est del cocuzzolo del Monte Varatella (853 m, h 1,00 da Cian Baretti, collettore in cemento).

Seguendo il sentiero verso destra, si rimonta il ripido ma breve pendio prima boscoso, poi di erba e roccette con radi alberi raggiungendo così il cocuzzolo sommitale del Monte Varatella (891 m, h 0,10 dal colletto, h 2,00 dal Giogo di Toirano). Magnifico panorama verso la testata della Val Varatella e sulle lontane Alpi Liguri. Poco sotto, presso alcuni alberi, sorge l'antichissima chiesa di San Pietro ai Monti, dalla semplice ma caratteristica architettura, risalente probabilmente agli albori del Cristianesimo e meta, ogni cinque anni il 1° maggio, di pellegrinaggio a partire da Toirano e Boissano: trovandola aperta, è altamente consigliabile la visita dell’interno, che conserva alcuni piccoli affreschi assai interessanti. Verso Sud degradano una serie di magnifici prati verdissimi, affacciati sul mare e sui paesi della costa (croce metallica a sinistra, in vista di Toirano e Borghetto Santo Spirito e, oltre la dorsale Monte Croce-Monte Acuto, dell’Isola Gallinara).

Ritorno per la stessa via in h 1,45.

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa 

DISLIVELLO

400 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

11 settembre 2022

PERIODO CONSIGLIATO

tutto l’anno (evitando le giornate più fredde e più calde)

COMMENTI

Itinerario abbastanza comodo, sicuramente quello meno faticoso per raggiungere la vetta del Monte Varatella. Il percorso è piuttosto lungo, ma abbreviabile raggiungendo con l’automezzo il parcheggio di Cian Baretti (il fondo stradale è più che discreto, affrontabile con qualsiasi vettura). Fantastico l’arrivo sulla spianata sommitale del Monte Varatella, una vera e propria terrazza di erba verdissima a sbalzo sulla costa ligure. Assai caratteristica anche l’antica abbazia di San Pietro ai Monti: normalmente è chiusa, ma già dall’esterno si capisce che si tratta di un’opera millennaria!