Quota 2625 di Pagarì di Salése - Canale Est

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CARTINA CONSIGLIATA

A.S.F. scala 1:25.000 - Foglio 05

CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO SU NEVE/GHIACCIO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 34

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

IL CANALE EST ALLA QUOTA 2625 DI PAGARÌ DI SALÈSE RIPRESO DAI PRESSI DEL RIFUGIO REMONDINO

LA FORCELLA DI USCITA DEL CANALE, SENZA NEVE NEL MESE DI LUGLIO, VISTA DALLA MULATTIERA CHE SALE AL COLLE DI FREMAMORTA

 

STORIA ALPINISTICA

Il Nodo di Pagarì dI Salése occupa il breve tratto delle Alpi Marittime, sullo spartiacque principale, compreso fra i colli di Ciriegia e di Fremamorta: risulta però di notevole importanza orografica, in quanto origina in territorio francese la lunghissima catena displuviale fra le due importanti valli della Vèsubie e della Tinèe. 

Il versante che guarda la Val Gesso (in particolare, un tratto della sinistra idrografica dell’alto Vallone della Casa) si presenta piuttosto rotto, ma non mancano alcune brevi ma verticali paretine di gneiss e graniti scuri, che si mostrano con una certa imponenza se visti dall’ampio Pian della Casa.

Situata all’estremità nord-occidentale della breve catena, digradante sulla destra idrografica della valletta pensile di Fremamorta e dominante direttamente il Colle di Fremamorta, la Quota 2625 si può considerare come una anticima della Cima Ovest di Pagarì di Salése. I suoi fianchi sono costituiti in gran parte da sfasciumi e roccette, ma soprattutto verso oriente presenta anche alcuni risalti fratturati che non mancano di un certo fascino. In particolare, all’estremità destra (nord) della bastionata orientale, un interessante canalino sale fino alla cresta sommitale, isolando un bel torrione prima che la cresta si esaurisca nei detriti della Fremamorta.

Il canalino, che può essere chiamato Canale Est, termina su una forcella di cresta, da dove è possibile sia scendere che proseguire verso la vetta della Quota 2625. I primi salitori del canale non sono noti: salito il 01/06/2014 da F. Robaldo, S. Pani e A. Costa.

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo, da dove si risale la Valle Gesso.  

Oltre Valdieri, si lascia a sinistra la diramazione per Entracque e si continua dritti, raggiungendo la piccola borgata di Sant’Anna di Valdieri. Proseguendo lungo il fondovalle, si superano ancora i Tetti Gàina ed i Tetti Niòt, e si raggiungono le Terme di Valdieri (1368 m, 62 km da Mondovì). 

Superato il ponte sul Gesso, si trascura il grande parcheggio sulla sinistra e si prosegue per la stradina asfaltata che contorna a sinistra lo stabilimento termale: ad un bivio si va a sinistra, in salita (indicazioni), risalendo con alcuni tornanti nel bosco la parte bassa del Vallone della Casa. Si prosegue poi lungamente sulla destra idrografica del vallone per la stretta stradina, che taglia alcuni impressionanti canaloni e si porta alla radura dove sorge il Gias delle Mosche ( 1591 m ). Da questo punto inizia un tratto sterrato con fondo stradale piuttosto malagevole (ma molto migliorato negli ultimi anni!) che consente di raggiungere lo splendido ampio ripiano erboso del Piano della Casa (o Piano della Casa del Re, 1743 m, circa 6 km dalle Terme di Valdieri, varie possibilità di parcheggio). 

 

AVVICINAMENTO

Trascurata la prosecuzione della rotabile, verso sinistra, diretta ai Valloni Assedras e Balma Ghiliè, si prende la mulattiera che, a destra, attraversa il rio su un ponticello e percorre tutto il ripiano in direzione dello sbocco del Vallone di Ciriegia

Ad inizio stagione, spesso subito sopra il fondovalle si incontra la neve: si deve comunque procedere in direzione del piede dell’evidente Cima Est di Pagarì di Salése, attraversando con ampio semicerchio il vasto sbocco del vallone (spesso resti di slavine). Si rasenta una modesta bastionata rocciosa incisa da una cascatella e ci si porta fin quasi nel punto dove il vallone presenta un brusco aumento di pendenza (soglia glaciale). Non appena il terreno lo consente, si trascura la prosecuzione del vallone verso il Colle di Ciriegia per rimontare direttamente il ripido pendio di destra, grosso modo verso ovest: con faticosa salita si giunge su un inclinato ripiano (h 1,10), in vista del fronteggiante Vallone Assedras dominato da Cima di Nasta e Argentèra.

Tagliando con un ampio semicerchio da sinistra a destra la testata di una valletta, si risale un breve tratto ripido in diagonale fra alcune roccette, guadagnando la sommità di una seconda piccola bastionata con cascatella. Si esce così su una vasta balconata moderatamente inclinata, che corre alla base del salto finale della Quota 2625. Seguendo per un lungo tratto questa balconata, prevalentemente verso nord, si costeggia alla base tutto il versante orientale della Quota 2625, con bella vista sul gruppo del Monte Matto: presso alcune roccette affioranti, con un breve tratto delicato in discesa, si raggiunge l’ampio conoide dell’evidente Canale Est (2350 m circa, h 1,15 dall’inclinato ripiano, attacco).

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si risale l’ampio conoide e il successivo rettilineo canale. Il primo tratto è modestamente inclinato (35° circa), fino al punto in cui il canale si biforca: trascurata la diramazione di destra, più stretta e ripida, che sale ad isolare un bel torrione, si prosegue lungo la più ampia diramazione di sinistra, che per un tratto si impenna intorno ai 45°. La parte terminale è nuovamente meno ripida, e conduce alla pittoresca forcella al sommo del canale (2550 m circa, h 0,40 dall’attacco). Bella veduta sul vicino Colle di Fremamorta con la lunga casermetta, sull’omonima cima e sul sottostante piccolo laghetto di quota 2517 m.

  

Discesa: la discesa può avvenire in diversi modi, a seconda dell’allenamento, delle capacità e del tempo a disposizione.

a - Dalla forcella è possibile ridiscendere il canale di salita, con attenzione ma abbastanza facilmente, fino alla sua base: da qui, scendendo direttamente l’ampio e non eccessivamente ripido pendio sottostante, si va ad intercettare la mulattiera (o le tracce scialpinistiche) provenienti dal Colle di Fremamorta, che verso destra riconducono al Pian della Casa (h 1,30 dalla sommità del canale).

b - Dalla forcella si può scendere sul versante opposto, lungo un breve canalino (circa 30 m), però assai più ripido di quello di salita (circa 50°, eventualmente doppia su ancoraggio da costruire su alcuni spuntoni). Al termine del tratto ripido si traversa brevemente fino ad intercettare la mulattiera (o le tracce scialpinistiche) provenienti dal Colle di Fremamorta, che verso destra aggirano la Quota 2625 e riconducono al Pian della Casa (h 2,15 dalla sommità del canale).

c - Dalla forcella è anche possibile proseguire verso sinistra, lungo la cresta inizialmente rocciosa (presumibili passi di II°) e poi detritica e poco inclinata fino alla sommità della Quota 2625 (h 0,30 dalla forcella). Da qui, con breve discesa, si raggiunge l’ampio Colle di Fremamorta da dove, lungo la comoda mulattiera (o le tracce scialpinistiche) si ritorna al Pian della Casa (h 2,40 circa dalla Quota 2625).

 

TEMPO TOTALE

h 4,30 – 6,30, a seconda della discesa

DISLIVELLO

200 m circa il canale, 900 m circa in totale (1000 m circa se si sceglie la variante c)

DIFFICOLTA’

PD (circa 60 m a 45°, il resto 35° e 40°)

MATERIALE UTILE

casco, ramponi, 2 piccozze, eventualmente corda da 60 m e cordini “a perdere” (se si vuole scendere in doppia)

ULTIMO SOPRALLUOGO

1° giugno 2014

PERIODO CONSIGLIATO

fine maggio – metà giugno 

COMMENTI

Interessante canalino, poco conosciuto e con avvicinamento un po’ lungo, ma facile e assai pittoresco. Non attendere troppo in stagione, perché l’esposizione a est lo rende assai esposto allo scioglimento della neve: del resto, bisogna attendere l’apertura della strada per il Pian della Casa, che di solito avviene a fine maggio. Attenzione, in caso di neve dura, alla discesa sul versante ovest, molto ripida (in assenza di corda, in questo caso conviene sicuramente il ritorno per il versante di salita). Da provare.