Caire Ciamberline 2736 m - Versante NE

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI EDITORE scala 1:25.000 - Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO SU NEVE/GHIACCIO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 42 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

FOTOPERCORSO (DALLA VIA NORMALE ALLA PUNTA CIAMBERLINE)

IL BACINO DEL CHIOTÁS CON IL RIFUGIO GENOVA-FIGARI E LA TESTATA DEL CIRCO DEL BRÒCAN

IL CAIRE CIAMBERLINE DAL BASSO VALLONE DI FENESTRELLE, POCO SOPRA IL BACINO DEL CHIOTÁS

 

STORIA ALPINISTICA

Il Caire Ciamberline (2736 m) è una cima secondaria sulla lunga costiera che separa i valloni della Rovina e della Barra. Meno elevato e più difficile della vicina omonima punta, anche a causa di ciò risulta assai meno frequentato e quasi dimenticato, anche dalla letteratura alpinistica e dal più recente fiorire di relazioni on-line.

La via normale al Caire è una salita avventurosa ed impegnativa, non tanto per la difficoltà dei singoli passaggi, in verità assai modesta, ma per l’ambiente solitario e per il terreno spesso delicato e precario. In particolare, il versante Nord-Est, nettamente il più facile e quindi a ragione considerato “via normale”, è costituito da rocce ed erba ripidissime che richiedono molta attenzione, anche per via dell’esposizione sul sottostante profondo Vallone Ciamberline. 

La prima salita nota è quella di A. Daglio e A. Sabbadini l’8 ottobre 1928 per la parete Nord-Ovest, ma non è escluso che la cima sia stata raggiunta in precedenza da qualche cacciatore. I due scesero poi (almeno apparentemente) per la cresta Nord, leggermente più impegnativa del versante Nord-Est.  

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Genova-Figari (2015 m), raggiungibile dal Lago della Rovina (Valle Gesso) in h 1,30.

Per i particolari dell’accesso, vedi itinerario Al Circo del Bròcan.

 

AVVICINAMENTO

Dal rifugio si segue per breve tratto la carrareccia di accesso lungo la sponda del bacino idroelettrico del Chiotàs, fino allo stacco a destra della mulattiera diretta al Colle di Fenestrelle (h 0,10). Si abbandona la carrareccia e si prosegue lungo la bella mulattiera (vedi anche itinerario Traversata di Fenestrelle in senso inverso), che si inoltra in un'ampia valletta erbosa sovrastata dalle impervie pareti del Roc di Fenestrelle (2760 m, a destra), della Punta di Fenestrelle (2701 m, al centro) e della Punta Ciamberline (2792 m, a sinistra). La mulattiera si allunga sul fondo pianeggiante della valletta, accanto al pittoresco rio, poi si porta con decisione a sinistra, alla base delle dirupate pendici delle Rocce di Laura, costituenti il lungo crestone occidentale della Punta Ciamberline. Con fitta serie di tornanti si risale un costone prativo, poi si taglia lungamente verso destra, superando numerosi tratti rocciosi in cui il tracciato si destreggia sempre mirabilmente, con muraglioni di pietre a secco e tratti intagliati nella roccia. Poco prima di raggiungere, con breve discesa, il fondo della piccola comba sottostante il Colle di Fenestrelle, presso un breve tornantino con due vistosi ometti di sassi, si deve abbandonare la mulattiera (2400 m circa, h 1,10 da dove si abbandona la carrareccia, bellissima veduta alle spalle sulla Serra dell’Argentéra).

Seguendo i numerosi ometti, si traversa decisamente a sinistra, in salita, per erba, roccette e vasti macereti, raggiungendo abbastanza velocemente un colletto detritico con ometto posto sul contrafforte occidentale del roccioso Caire Ciamberline. Ci si affaccia così sulle selvaggia comba racchiusa fra il versante nord-ovest del Caire Ciamberline, la Punta Ciamberline ed il lungo crestone delle Rocce di Laura. Ad inizio stagione la comba si presenta nevosa, e la sua risalita con ramponi e piccozza risulta comoda ed agevole, vista anche la scarsa pendenza. In assenza di neve la risalita della comba, a ridosso delle pareti rocciose del Caire, è sempre agevole per massi e sfasciumi (ometti), ma più scomoda e precaria (vedi anche itinerario Punta Ciamberline). In ogni caso, si giunge alla base del ripido pendio facente capo alla bifida Forcella Ciamberline, che si apre fra il Caire (a destra) e la Punta Ciamberline (a sinistra, h 1,00 da dove si lascia la mulattiera). Attacco.

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si risale direttamente il ripido ma breve pendio nevoso a ridosso del versante Nord-Ovest del Caire (45°, piccozza e ramponi) fino alla fascia erbosa sottostante la forcella. Qui hanno origine due stretti canalini paralleli, separati da una costola: si risale preferibilmente quello di destra, di ripidissima erba (di solito, questi canalini e la fascia erbosa si liberano piuttosto presto dalla neve) uscendo velocemente sullo strettissimo intaglio Sud-Ovest della Forcella Ciamberline (2677 m, h 0,35 dall’attacco). Come detto, la forcella consta di due intagli: quello Sud-Ovest, più stretto ed angusto, direttamente a ridosso del Caire Ciamberline, e quello Nord-Est, più aperto e solare, all’inizio della cresta Sud-Ovest della Punta Ciamberline. Le due brecce, pressoché di pari altezza, sono separate da un basso rilievo di erba e rocce, e sono velocemente collegabili con breve traverso sul versante Est (leggermente esposto per via dei ripidissimi pendii e canaloni che si inabissano nel selvaggio Vallone Ciamberline). Anche l’intaglio Nord-Est è facilmente raggiungibile dalla fascia erbosa sottostante risalendo il canalino di sinistra, un po’ più lungo ed incassato nonché dal fondo più instabile. Dalla forcella si gode di spettacolare panorama sia sulla Serra dell’Argentéra (sul versante appena risalito) sia sul Gruppo del Gelàs, che emerge al di là del profondo Vallone della Barra.

Dall’intaglio Sud-Ovest non rimane ora che attaccare la cresta Nord del Caire Ciamberline: per terreno assai precario che richiede assoluta sicurezza di piede (specie in discesa) si rimonta il ripidissimo pendio di erba e rocce mantenendosi il più possibile a ridosso del roccioso filo di cresta (I°+/II°-): quando questo si impenna con più decisione, conviene traversare a sinistra su ripidissima erba (attenzione, molto delicato ed esposto!) portandosi sul versante Nord-Est, fino ad una sorta di diedro-canale di erba e roccette (II°) che consente di uscire su pendii erbosi un po’ meno inclinati. Raggiunta una breve crestina rocciosa, la si segue verso destra, in salita, fino al grosso ometto sulla vetta del Caire Ciamberline (2736 m, h 0,20 dalla forcella). Dalla cima, grazie alla sua posizione baricentrica, si gode di spettacolare panorama sulle principali cime delle Alpi Marittime, in particolare sulla Serra dell’Argentéra e sul Gruppo del Gelàs.

 

Discesa: si compie lungo il medesimo itinerario, prestando estrema attenzione a causa del terreno precario ed esposto. Dalla Forcella Ciamberline, una volta scesi indifferentemente per l’uno o l’altro dei canalini facenti capo agli intagli alla fascia erbosa, conviene scendere lungo la stessa in diagonale verso destra (in direzione della Punta Ciamberline) in modo da raggiungere la comba in un punto meno ripido che consente di scendere agevolmente anche in presenza di neve. Questo percorso è anche il più consigliato in salita a stagione avanzata, quando il canalino a ridosso del versante Nord-Ovest del Caire risulta scoperto e lascia affiorare lisce placche rocciose (h 2,30 fino al Lago della Rovina).

 

TEMPO TOTALE

h 5,45 circa (esclusa la salita al rifugio)

DISLIVELLO

700 m circa (esclusa la salita al rifugio)

DIFFICOLTA’

F/F+ (a seconda delle condizioni, terreno delicato ed esposto nel tratto finale)

MATERIALE UTILE

casco, ramponi e piccozza ad inizio stagione

ULTIMO SOPRALLUOGO

1° luglio 2018 (fino alla Forcella Ciamberline)

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - luglio

COMMENTI

Ascensione delicata in ambiente solitario e poco frequentato. La comba compresa tra Punta e Caire Ciamberline, e l’accesso alla stessa Forcella Ciamberline, in presenza di neve risultano più agevoli da percorrere: si consiglia pertanto l’itinerario nella prima parte della stagione (mese di giugno), abbinando così al pendio finale (che solitamente si libera molto presto dalla neve) una prima parte di salita con ramponi e piccozza in ambiente ancora più selvaggio e caratteristico.