Il Larsec Settentrionale

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL CATINACCIO)

SCHEDA N. 9

 

FOTO NOTEVOLI

LA CIMA NORD DELLE CRÈPE DI LÀUSA DAL PASSO DI LÀUSA

DAL PITTORESCO LAGO D'ANTERMOIA VERSO LA MARMOLADA

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Antermoia (2494 m), raggiungibile attraverso diversi itinerari dalla Val di Fassa

a - dalla Valle del Vajolet (Rifugio Gardeccia) attraverso il Passo d'Antermoia in h 3,00 circa;

b - dalla Valle del Vajolet (Rifugio Gardeccia) per il Passo delle Scalette ed il Passo di Làusa in h 3,30 circa;

c - da Mazzin, Fontanazzo o Campitello, rispettivamente risalendo le valli di Udai, di Dona o Duròn in h 3,00 - 4,00.

Per altri particolari vedi gli itinerari Traversata del Larsec, Sentiero Paola e Catinaccio d'Antermoia.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si prende la traccia n° 583 (poco avvertibile all'inizio, cartello) che prende subito ad inerpicarsi sugli arrotondati dossi detritici che costituiscono l'estremità Nord-Orientale del Sottogruppo del Larsec. Imponente, sull'opposto versante della Conca di Antermoia, la paretona della Croda del Lago (2816 m), con il bello spigolo che cade direttamente sulle ghiaie della larga Sella della Croda. Il sentiero, attraverso detriti, zolle erbose e banali roccette, supera con ripetuti saliscendi gli ondulati mammelloni, con vedute sempre più ampie sulla testata della conca e sulla Val di Fassa . Un ultimo tratto di moderata salita su detriti (residui di neve fino a tarda stagione) consente di toccare l'ampia depressione del Passo di Lausa (sella orientale, 2770 m, h 0,45). Appare, sul versante opposto, tutta l'ampia e verdeggiante Conca del Larsec, posta all'inizio della Valle di Lausa che sale al valico omonimo. 

Da qui è già ben visibile (a sinistra) la prima delle nostre mete: l'arrotondata cupola della Cima Nord delle Crepe di Làusa. Si risale dunque il dosso detritico immediatamente a sinistra del passo (tracce, ometti) e, scavalcatolo, si discende in breve dall'altra parte fino all'ampia sella detritica subito a Nord della cima; da qui un ripidissimo ghiaione scivola in Val di Lausa, mentre sul versante opposto meno ripide ghiaie scendono verso la Forcella del Polenton. Si risale a questo punto il breve pendio detritico che porta senza difficoltà all'ometto sulla panoramica Cima Nord delle Crepe di Lausa (2766 m, h 0,20 dal Passo di Làusa). Vedute meravigliose su tutti i gruppi della Val di Fassa (Sassolungo, Sella, Marmolada, Monzoni, Lagorai), ma in special modo sullo stesso Sottogruppo del Larsec e sulla prosecuzione della dorsale delle Crepe di Lausa (Cima di Mezzo, 2746 m, Cima Sud, 2678 m). 

Ritornati al Passo di Lausa, si traversa sul versante Val di Lausa all'insellatura occidentale, da cui appare la fiancata Est della Cima di Lausa, costituita prevalentemente da detriti: una traccia prende a risalirla con alcune svolte, fino alla base di una fascia di roccette. Trascurata la prosecuzione della traccia verso sinistra (collegamento diretto al Passo del Larsec attraverso la cengia del versante Sud), si rimontano direttamente le roccette sovrastanti, fino ad incontrare il primo di una serie di malridotti ometti di pietre. Superate in breve le roccette, si raggiunge l'ultima china di ghiaie sempre più appoggiate che si risale fino all'ampia e panoramica sommità della Cima di Lausa (2876 m, h 0,40 dal passo, numerosi ometti). Bella veduta su Cima del Larsec, con la lunga appendice di cresta del Cogolo del Larsec, Conca di Antermoia e sull'imponente versante Sud-orientale del Catinaccio d'Antermoia (3004 m). 

Dalla cima si scende per tracce lungo il breve fianco Ovest e, superato un tratto di banali roccette, si tocca l'ampia insellatura del Passo del Larsec (2800 m, h 0,10 dalla cima), che mette in comunicazione il Passo d'Antermoia (a destra, ben visibile) con la testata della Valle di Lausa (tracce di discesa, attenzione). 

Proseguendo invece sulla linea del passo, si seguono le tracce che prendono a risalire il facile fianco detritico della Cima del Larsec e, piegando leggermente verso Sud, portano velocemente alla comoda sommità della Cima del Larsec (2889 m, h 0,30 dal Passo del Larsec). Questa cima, insieme alla Cima Scalieret la più elevata del sottogruppo ed in posizione centrale, permette di godere di una veduta veramente interessante su tutta l'orografia della regione, in particolar modo sulla frantumata cresta dei Dirupi di Larsec. E' possibile proseguire ancora per un buon tratto lungo la cresta rocciosa che dalla Cima del Larsec si protende verso la conca del Lago Secco (Passo delle Scalette), senza difficoltà ma con attenzione, fino ad una sella detritica oltre la quale la cresta si fa affilata e pericolosa: in questo caso, vedute ancora più spettacolari sulle cime circostanti! 

Dalla cima, seguendo per un breve tratto il percorso di salita, si incontrano quasi subito le tracce che, verso sinistra, scendono per i pendii ghiaiosi in direzione del vicinissimo Passo d'Antermoia; seguendole, si incontra presto il sentierino che collega il Passo d'Antermoia con il Passo Scalieret. Seguendo il sentierino verso sinistra, si raggiunge il brevissimo canalino detritico (qualche roccetta) che fa capo al Passo Scalieret (2790 m, h 0,15 dalla Cima del Larsec), che mette in comunicazione l'alta Valle del Vajolet con la Valle del Larsec

Da qui un sentierino ottimamente tracciato percorre tutta la lunga cresta Nord della Cima Scalieret fino alle ultime banali roccette della sommità (2889 m, h 0,30 dal passo). Veduta veramente spettacolare su Catinaccio, Torri del Vajolet, Teste d'Agnello, Sottogruppo di Valbona e Catinaccio d'Antermoia. Da qui diverse possibilità:

a - tornare al Passo Scalieret e, quindi, al Passo d'Antermoia (h 0,25), da dove è possibile scendere al Rifugio Antermoia o in Valle del Vajolet;

b - scendere al vicino Passo delle Pope 2617 m (h 0,15), da cui ci si può calare a destra in Valle del Vajolet per il Sentiero Don Guido (vedi itinerario Anello di Cima Scalieret) o a sinistra in Val del Larsec ed al Passo delle Scalette, da dove è possibile scendere a Gardeccia (vedi itinerario Pala di Mesdì).   

 

TEMPO TOTALE

h 3,30 (fino alla Cima Scalieret)

DISLIVELLO

800 m circa

DIFFICOLTA’

EE (qualche passo di I°-)

ULTIMO SOPRALLUOGO

11 settembre 2004

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - settembre

COMMENTI

Itinerario meraviglioso, che consente di approfondire nel modo migliore la conoscenza di questa zona del Catinaccio. Pur non essendovi difficoltà di rilievo, tenere comunque presente che si svolge in gran parte lungo tracce senza segnavia, anche se l'orientamento è comunque ovunque semplice ed inequivocabile. Nonostante la vicinanza a sentieri di grande traffico, non si incontreranno molte persone su queste cime (l'unica un po' frequentata è la Cima Scalieret). Da provare!