Al Prŕmperet

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 025

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (DOLOMITI BELLUNESI SETTENTRIONALI)

SCHEDA N.

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno, da dove si risale la Val Cordevole fino ad Ŕgordo (611 m, 38 km da Pian di Vedoia). 

b) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Si risale la valle fino a Predazzo (1011 m, 37 km da Egna-Ora), quindi si prosegue nella bassa Val di Fassa fino a Moena (1139 m, 47 km da Egna-Ora). Qui svolta a destra e si sale fino al Passo di San Pellegrino (1919 m), da dove si di scende interamente la Valle del Biois fino a Cencenighe Agordino (773 m, 32 km da Moena). Si scende lungo il Cordevole fino ad Ŕgordo (611 m, 9 km da Cencenighe).

 

Da qui si svolta a destra (a sinistra se si proviene dal Passo San Pellegrino) e si raggiunge La Valle Agordina, proseguendo poi verso il Passo Duran

Si lascia l'auto presso uno spiazzo con parcheggio, pochi chilometri prima del passo stesso (1149 m circa, 6 km circa da Ŕgordo).

 

ITINERARIO

Dal parcheggio, tabelle indicano di piegare a destra per il "Rifugio Prŕmperet" e la "Casera Moschesin". 

Si imbocca un bella traccia che si inoltra subito nel bosco e che, con numerosi ma lievi saliscendi, prosegue fino a portarsi nel punto il cui la vegetazione cessa. Qui il paesaggio cambia bruscamente e ci si affaccia su una amplissima conca ghiaiosa, sovrastata da guglie e rocce imponenti e frastagliatissime; a terra le fiumane di ghiaie e gli enormi massi testimoniano come il paesaggio sia frutto di crolli e sconvolgimenti di immani proporzioni. La traccia rimane sempre comoda e ben marcata e traversa in costa (sempre con saliscendi, che saranno il filo conduttore di tutta l’escursione) tutta la conca, passando sotto le impressionanti pareti del Monte Tamčr, della Cima de le Forzerete e del Castello di Moschesin, mentre sul lato opposto della conca si apre la Valle di San Lucano, dominata dall’imponente obelisco dell’Agnčr e dalle punte delle Pale di San Lucano (a questo giro avvolte da inamovibili nuvolacce!).  

Percorrendo il grande catino ghiaioso, a tratti interrotto da un superstite segmento di bosco, ci si avvicina alla vera e propria “foresta” di guglie rocciose dello Spiz de Moschesin, fino a che non si rientra nella vegetazione. Poco dopo compaiono i tetti dell’edificio della Malga Moschesin (1800 m), aperta con fonte e stufa e legna, ma parecchio “rustica”. Da qui, seguendo le indicazioni per il "Forte di Moschesin", si imbocca la traccia che prosegue dietro la malga e che comincia a salire, molto pacatamente, tra radi larici, per aggirare le ultime rocce in direzione della Forcella di Moschesin. Dopo il verde dei prati antistanti la malga, l’ambiente cambia ancora; all'inizio ancora rocce, imponenti cime, guglie e grandi massi frutto del collasso di intere montagne su loro stesse e poi, al cambio di versante, il verde dei boschi della profonda Val Clusa dominata dai picchi del Monte Talvčna.  

Oramai quasi in piano e prossimi alla forcella, si supera una fonte e si giunge alla spianata prativa dove sorgono i ruderi del Forte Moschesin. Piegando a sinistra e seguendo le indicazioni per la “via panoramica”, si risale un costone e, raggiunto un poggio panoramico, si comincia a scendere in direzione del Rifugio Prŕmperet. Qualche ripido zigzag fa perdere rapidamente quota poi, attraversato l’alveo asciutto di un torrente, il sentiero spiana di nuovo e, in ambiente idilliaco e panoramicamente notevole, porta in breve tempo e con ulteriori morbidi saliscendi in vista del Rifugio Sommariva al Prŕmperet (1857 m). Per raggiungere i bei prati su cui sorge, bisogna scendere ancora un centinaio di metri, sempre su buona traccia, fino a sbucare nel verde della bella e ampia spianata erbosa dominata dalla mole della soprastante Cima di Prŕmper.  

Il ritorno alla macchina avviene per la stessa via.  

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa 

DISLIVELLO

1000 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati 

ULTIMO SOPRALLUOGO

luglio 2007 

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Bella passeggiata in quota su tracce ottimamente segnate (ricalcano un tratto dell’Alta Via delle Dolomiti n° 1) e che offre ad ogni passo spettacolari panorami.