Cresta del Camoscio - "Sent. delle Forcelle"

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 010

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (DOLOMITI DI SESTO)

SCHEDA N. 18

 

FOTO NOTEVOLI

LA CRESTA DEL CAMOSCIO DALLA VIA NORMALE AL MONTE PATERNO

LA CRODA DEI TONI DAL RIFUGIO PIAN DI CENGIA

PATERNO E CRESTA DEL CAMOSCIO DAI PRESSI DEL RIFUGIO LOCATELLI

IL CADIN PASSAPORTO DALLA TESTATA DELLA VERDE VAL DI CENGIA

 

PUNTO DI PARTENZA

Forcella del Camoscio (2650 m) raggiungibile:

a) dal Rifugio Lavaredo  in h 1,15 per i camminamenti di guerra della Forcella Passaporto (vedi itinerario "Sentiero Attrezzato Innerkofler-De Luca"); 

b) dal Rifugio Locatelli in h 1,30 per il "Sentiero Attrezzato Innerkofler-De Luca" (o Sentiero delle Gallerie di Guerra, vedi itinerario "Sentiero Attrezzato Innerkofler-De Luca"). 

Per entrambe le opportunità (ma soprattutto dal Rifugio Locatelli) è consigliabile avere con sè una pila. 

 

ITINERARIO

Dalla Forcella del Camoscio si trascurano le corde fisse della breve via normale al Monte Paterno e si prosegue in direzione opposta, lungo una comoda cengia orizzontale che taglia la Punta del Camoscio poco sotto la cresta sommitale, sul versante del Cadin Passaporto

Si superano subito due ampie caverne di guerra, ottimo riparo in caso di maltempo, e si giunge presso lo strettissimo intaglio roccioso della Forcella del Camoscetto: lasciati a destra i vertiginosi ruderi di un ponticello della guerra, si supera l'intaglio su un nuovo solido ponte, aiutandosi con la corda fissa. 

Di nuovo su comoda cengia, si sale in diagonale il versante meridionale dell'aguzza Punta del Camoscetto (arditi residui di opere di guerra sulle vertiginose paretine sommitali). Si scavalca un altro stretto spacco (Forcella del Camoscino), si traversa sempre in salita su ghiaie e cenge l'omonima Punta del Camoscino e, superato uno speroncino, si scende con attenzione (corde) ad un'altra selletta, la Forcella Est: bella veduta sull'Alpe dei Piani e sul Rifugio Locatelli, coi Tre Scarperi alle sue spalle. 

Si sale dall'altra parte per una specie di vago canalino, si superano brevi saltini (corde, staffe) e si taglia per cenge esposte l'articolato versante meridionale della Punta Est, più massiccia delle precedenti. Passando presso un ardito gendarme, con bellissime vedute sulla fronteggiante cresta Torre Pian di Cengia - Croda Passaporto, si scende nuovamente fino ad un'altra ampia sella (camminamenti e caverne di guerra). Di qui si scavalca un allungato costone (dalla sua estremità, a sinistra, bella veduta su Forcella di Toblin) e si scende per un ampio pendio detritico in direzione dell'evidente Forcella dei Laghi. Con numerosi tornanti, la traccia perde velocemente quota fino ad un ripiano prativo, poi volge con decisione a destra (indicazioni) per calarsi in una tetra spaccatura rocciosa, che preclude la prosecuzione lungo il crinale. Grazie all'aiuto delle corde metalliche e di una scaletta, si raggiunge il fondo del crepaccio: con un altro tratto attrezzato, se ne esce dalla parte opposta, dopo di che per prati riposanti si raggiunge l'ampia insellatura di Forcella dei Laghi (2550 m circa, h 1,15 da Forcella del Camoscio). Di qui per il ritorno diverse possibilità: 

a) scendere lungo i ripidissimi e friabili ghiaioni di sinistra, fino ad incontrare il sentiero n° 101 che unisce il Rifugio Locatelli al Rifugio Pian di Cengia (h 0,20 dalla forcella);

b) proseguire per un centinaio di metri in falsopiano, alla base delle Crode dei Piani, e poi calarsi lungo una ripida traccia a destra, che con numerosi tornanti scende fino il sentiero n° 104 (collegamento Pian di Cengia - Lavaredo) all'altezza della testata della verde Val di Cengia (h 0,30 dalla forcella);

c) trascurato il sentierino che scende a destra, proseguire lungo l'agevole sentiero che, con un tratto di faticosa ma breve risalita, raggiunge la Forcella Pian di Cengia e l'omonimo vicino rifugio (h 0,40 dalla forcella).  

 

TEMPO TOTALE

h 1,15 per il percorso di cresta, senza contare avvicinamento e ritorno a valle

DISLIVELLO

100 m circa per la cresta (più altri 350 m circa dal Rifugio Lavaredo)

DIFFICOLTA’

EE (facili tratti attrezzati un poco esposti)

ULTIMO SOPRALLUOGO

22 giugno 2007 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Facile traversata, molto panoramica ed interessante per la visita di parecchie postazioni risalenti alla Grande Guerra. Difficoltà molto contenute, ma un poco esposta in alcuni passaggi. Frequentata.