Monte Sella di Fanes 2655 m

Home Gruppo del Catinaccio Gruppo della Marmolada Sassolungo e Sella Gruppo del Latemar Pelmo e Civetta Croda da Lago e Nuvolàu Gruppo delle Tofàne Antelào - Sorapìss - Marmaròle Dolomiti di Sesto Fanes - Sennes - Braies Puez - Odle Lagorài - Cima d'Asta Gruppo del Col di Lana Gruppo di Bocche Pale di San Martino Gruppo del Cristallo Dolomiti d'Oltre Piave Vette Feltrine e Monti del Sole Gruppo di Bosconero Gruppo di Brenta Dolomiti Bellunèsi Settentrionali

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 031

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (FANES-SENNES-BRAIES)

SCHEDA N. 5

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si percorre la Val Pusteria fino a San Lorenzo di Sebàto (32 km da Bressanone), da dove si risale interamente la splendida Val Badia fino a Pederòa (1152 m, 20 km da San Lorenzo). Qui si svolta a sinistra rimontando la pittoresca Val di Spessa fino a La Valle (1350 m, 1,5 km da Pederòa). 

Oltrepassate diverse frazioncine, la strada (stretta ma asfaltata) prosegue lungo la valle fino ad un ponte: oltrepassatolo, si lascia l'auto in un piccolo parcheggio (1528 m, tabelle del Parco Naturale), a poca distanza dall'abitato di Spessa.

 

ITINERARIO

Subito prima del ponte, si prende una ripida stradetta sterrata che costeggia il rio (indicazioni per "Rifugio Fanes") e, attraverso un fitto bosco, risale il pendio dominato dalle gigantesche pareti del Sasso delle Nove (2968 m). Raggiunta una più larga carrareccia che taglia in quota il pendio, la si segue per breve tratto verso sinistra: attraversato il ruscello, si prende quasi subito sulla destra la stradina (segnavia n° 13) che si dirige all'imbocco dell'amena Val de  Fanes (h 0,20). 

La stradina risale ampi pascoli punteggiati di malghe, alternati a bei boschetti,  con vedute sempre più impressionanti sulle pareti del Sasso delle Nove. Superata una fresca fontana, la strada si fa dissestata, recando vistosi segni di recenti, rovinose alluvioni: anche il bosco, ora più fitto, presenta tracce di frane e smottamenti. Trascurata una diramazione a sinistra (indicazioni per il "Ju de Rit"), la carrareccia prosegue sempre più ripida e rovinata fino ad una gigantesca colata di ghiaie, residuo di una recente frana, che ha in parte sepolto gli abeti secolari del rigoglioso bosco: da qui, prosegue una traccia (segnalata, ma in qualche punto esigua) che risale sempre più decisamente gli sconvolti boschi del vallone, tra radure e ripiani ghiaiosi. 

Superata una più ampia radura erbosa con grandi massi (h 1, dall'imbocco della valle), si sale a sinistra tra fitti mughi: in fondo alla valle appare, nettamente delineato, il Passo di Sant Anton (2466 m), che si apre fra il Sasso delle Nove a destra ed il più modesto Monte Sella di Fanes (o Spiz de Sant Anton, 2655 m) a sinistra. Attraversato il pendio barancioso, la traccia risale ripidamente i vasti ghiaioni alla testata della valle: dopo un primo tratto piuttosto agevole, il sentiero si fa più erto ed il terreno sempre più cedevole, per cui la progressione richiede fatica e piede sicuro. Giunti sotto il passo, la traccia risale il pendio con alcuni erti tornantini (in parte franati) e raggiunge la sella erbosa del Passo di Sant Anton (2466 m, h 1,10 dalla radura con grandi massi). Bella veduta, sull'altro versante, della zona dell'Alpe di Fanes Piccola, con il Col Becchei in primo piano e, sullo sfondo, Tofane e Gruppo di Fanis. Nei pressi del valico sorge anche una piccola cappelletta in legno dedicata a Sant'Antonio, utile ricovero in caso di maltempo. 

Dal passo si trascura la prosecuzione del sentiero, che divalla sull'altro versante diretto al Rifugio Fanes, per seguire una discontinua traccia che inizia a risalire la cresta del Monte Sella di Fanes, mantenendosi inizialmente leggermente sul versante Alpe di Fanes (destra). La traccia, pur non presentando difficoltà, richiede attenzione a causa della ripidezza e della friabilità del pendio. Seguendo ottimi ometti di sassi, si supera una spalla prativa per poi inerpicarsi nuovamente su un pendio detritico di terra rossastra: raggiunta una forcellina rocciosa (bel panorama su Val de Fanes), si risale l'ultimo tratto roccioso fino ad un grosso ometto e, lungo il bel terrazzo a sinistra, in breve al segnale della panoramica cima del Monte Sella di Fanes (2655 m, h 0,25 dal passo). Splendida veduta su Gruppo di Fanis, Tofane, Cristallo, Croda Rossa d'Ampezzo, Conturines, altipiani di Sennes e Fanes e, di fronte, sulle imponenti lastronate calcaree del Sasso delle Nove

Ritorno per la stessa via in h 2,00.

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 circa 

DISLIVELLO

1200 m circa 

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

14 agosto 2003 

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - settembre

COMMENTI

Itinerario poco frequentato ad un ottimo punto panoramico, anche se poco rinomato. La risalita della Val de Fanes è lunga e faticosa, ma la fatica è ripagata dall'ambiente appartato e solitario e dalle splendide vedute sul Sasso delle Nove. In alcuni tratti, a causa della ripidezza e dell'estrema friabilità del terreno, è richiesto piede sicuro.