Monte Colbricòn 2602 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 022

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO LAGORÀI-CIMA D'ASTA)

SCHEDA N. 20

 

FOTO NOTEVOLI

IL LAGO DI COLBRICÒN E LE PALE DI SAN MARTINO DAL SENTIERO CHE SALE AL MONTE COLBRICÒN

IL MONTE COLBRICÒN CON IL PERCORSO DI SALITA DALL'OMETTO SULLA FORCELLA COLBRICÒN

TRAMONTO SULLE PALE DA MALGA ROLLE

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Si risale la valle fino a Predazzo (1011 m, 37 km da Egna-Ora), dove si svolta a destra per risalire la pittoresca Val Travignòlo. Superato Bellamonte, si supera il grande bacino artificiale (Lago di Paneveggio) e si raggiunge l'abitato di Paneveggio (1515 m, 13 km da Predazzo).

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno e poi Feltre (42 km da Pian di Vedoia), da dove si risale interamente la lunga Val Cismòn fino al Passo Rolle (56 km da Feltre). Si scende quindi in Val Travignòlo fino a Paneveggio (1515 m, 8 km dal Passo Rolle).

Da Paneveggio si prosegue verso il Passo Rolle lungo la strada statale: poco prima di giungere al valico si parcheggia sulla sinistra, nei pressi della bella Malga Rolle (1950 m circa).

 

ITINERARIO

Proprio di fronte al parcheggio, attraversata la strada asfaltata, si trova una sterrata, chiusa da una sbarra, dove sono anche cartelli segnaletici. Si imbocca la sterrata e con una breve discesa si giunge alla stazione a valle di alcune seggiovie (una delle quali attiva in estate); nei pressi dell'impianto si attraversa il piccolo rio su una passerella in legno (cartelli) e si entra nel rado bosco, immettendosi nel sentiero che, con moderata pendenza, porta in circa h 0,30 ai bei Laghi di Colbricòn

L'ampia spianata, aperta tra la Valle del Travignòlo e la conca di San Martino di Castrozza, ospita un rifugio privato (Rifugio Colbricòn), con solo servizio di ristoro, e offre un bel colpo d'occhio sia sul soprastante Monte Colbricòn, da qui davvero imponente, sia sulle verdi dorsali di Lusia, Bocche e Juribrutto. In lontananza occhieggiano rocciose la catena di Cima Uomo e la Marmolada. 

Aggirato il lago verso Sud, si segue il largo sentiero che, con un breve tratto di ripida discesa, raggiunge la sella del Passo di Colbricòn (1908 m, h 0,10 dal rifugio). 

Da qui (cartelli), lasciato a sinistra il sentierino di guerra che sale alla Cavallazza, si prosegue a destra lungo il ripidissimo sentierino, dal fondo scomodo e petroso, che si mantiene sul filo dello spartiacque, in direzione della Forcella di Ceremàna ("Translagorài"). Con erti tornanti, con belle vedute su San Martino e le Pale, la traccia attacca un erto canalino detritico, oltre il quale si distende, con pendenza più moderata, su un ripiano erboso. Si entra ora nell'angusta valletta racchiusa fra le severe pareti del Monte Colbricòn (a sinistra) e del Piccolo Colbricòn (2511 m, a destra): iniziano le vedute veramente imponenti sulle Pale! Al termine del ripiano, la traccia risale il pendio di sinistra, alla base del Monte Colbricòn, supera un altro breve canalino ed esce su un nuovo ripiano. Un terzo risalto viene superato proprio al centro, fino alla parte superiore della valletta, costituita da placche rocciose fra vaste zone prative. Seguendo i segni, si rimane a sinistra, e si arriva ad una tabella segnaletica, poco sotto l'ampia Forcella di Colbricòn (2420 m, h 1,35 dal Passo di Colbricòn). 

Si trascura qui il proseguimento della traccia, diretta alla Forcella di Ceremàna, per prendere a sinistra un sentierino di guerra che, con numerosi tornanti, risale il pendio detritico in direzione dell'evidente forcella di cresta che separa le due cime principali del Monte Colbricòn. Poco prima di raggiungerla, le tracce (segni ed ometti) traversano a sinistra: per facili roccette ( grado), lungo evidenti tracce, si risale il fianco del Colbricòn fino alle ultime roccette che portano alla modesta croce di vetta del Monte Colbricòn (2602 m, h 0,30 dal bivio, h 2,45 complessivamente). Sulla cima sorge anche un piccolo altare in ricordo della Grande Guerra: vista eccezionale sulle Pale, con la verde conca di San Martino, sul Gruppo di Bocche e sul Lagorài Orientale. 

Ritorno per la stessa via in h 2,00.

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 circa

DISLIVELLO

800 m circa 

DIFFICOLTA’

EE

ULTIMO SOPRALLUOGO

1° novembre 2006 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - ottobre

COMMENTI

Salita ad una cima molto panoramica, un po' faticosa ma di soddisfazione. Abbastanza frequentata, soprattutto per essere in Lagorài. Un po' di attenzione va posta nell'affrontare le roccette finali.