Il "Labirinto" del Latemar

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL LATEMAR)

SCHEDA N.

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Vigo di Fassa, da dove si svolta a sinistra e si sale al Passo di Costalunga (1743 m, 62 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m, 29 km da Bolzano Nord).

Si lascia l'auto proprio in corrispondenza del valico (tabelle segnaletiche).

 

ITINERARIO

Dal passo si segue la breve carrareccia di fianco all'Hotel Antermònt (indicazioni) che raggiunge i prati alla base di Cima Popa, nei pressi della stazione di partenza di uno skilift. Ad un bivio, si segue il sentiero di destra (segnavia n° 21) che lascia subito a sinistra la traccia n° 17 per il Pulpito e Cima Popa e si inoltra pianeggiante nel bosco. Il percorso è comodo e pianeggiante, e l'ambiente selvaggio e pittoresco. 

Trascurata una diramazione in discesa a destra, diretta al Grand Hotel Carezza (segnavia 13) e la prosecuzione della forestale, che in leggera salita raggiunge la Malga Latemar, si rimane pressochè in quota lungo una marcata traccia che prosegue diritta nella lussureggiante foresta. Incrociata una nuova breve strada forestale, un tratto in discesa più marcata conduce sul fondo di una boscosa valletta, dove si trova un crocevia di sentieri. 

Trascurato il sentiero n° 18 che sale a sinistra verso Forcella Piccola del Latemar, si segue sempre la traccia n° 21 che esce dalla valletta verso destra e, in un bosco più rado e selvaggio, taglia alla base tutto il versante settentrionale del Latemar. Ogni tanto, fra gli alberi, si può godere di qualche bella veduta sulle verticali pareti dello Schenòn. Oltrepassati una serie di rii asciutti, si procede fra alberi e ghiaie fino ad una grossa tabella indicatrice, ormai a pochi passi dal ripiano erboso di Mitterlëger ("Radura di Mezzo", 1839 m, h 1,30): dietro ad un gigantesco masso sorgono una baita, un capanno della Forestale e qualche rudimentale panchina. La muraglia settentrionale del Latemar, con i suoi campanili separati da vertiginose forcelle, incombe. 

Da qui una freccia indica la prosecuzione del segnavia n° 20 ("Labirinto"): il nome è giustificato dal fatto che questo sentiero, fra i più caratteristici del Latemar, attraversa tutta la gigantesca frana staccatasi (alla fine del 1700) dalla parete Nord dello Schenòn, in un vero e proprio "labirinto" di pietra. Comunque, da Mitterlëger il sentiero risale i prati e poi taglia il rado bosco verso sinistra: superati alcuni rii asciutti, la traccia passa sotto ad un enorme masso e, con alcuni tornanti, esce dal bosco. Taglia quindi in piano fra enormi massi alla base delle vertiginose pareti dello Schenòn, con splendida vista sul Catinaccio e la Val d'Ega, per poi scendere con numerosi tornanti fra i massi (alcuni originali passaggi fra le rocce). Dopo un lungo tratto in discesa, si attraversa in piano nuovamente nel fitto bosco, ormai fuori dalla frana, fino ad una verde radura prativa, sede dell'antico Lago Mediano di Carezza, ormai prosciugatosi. 

Una breve risalita dalla parte opposta della conca consente di reincrociare il sentiero n° 18, diretto a Forcella Piccola del Latemar: seguendolo per pochi minuti verso sinistra si raggiunge la strada forestale a pochi metri dalla caratteristica Malga Latemar (1825 m, h 1,30 da Mitterlëger). 

Per tornare al Passo di Costalunga si può o seguire la forestale per reimmettersi sul segnavia n° 21, oppure con percorso molto più pittoresco risalire i prati oltre lo steccato (segnavia 13, tracce) fino alla vasta spianata dei Prati del Latemar (1908 m, h 0,20 dalla malga), con veduta spettacolare su Latemar, Catinaccio e i boschi della Val d'Ega. 

Da qui (cartelli) si segue il segnavia n° 17 che attraversa in piano tutti i prati e poi,su ampia pista da sci, scende (in qualche punto ripidamente) nel fitto bosco fino a reincrociare il sentiero n° 21 a pochi metri dal Passo di Costalunga (h 0,20 dai Prati del Latemar). 

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa

DISLIVELLO

500 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

11 settembre 2005

PERIODO CONSIGLIATO

maggio - ottobre

COMMENTI

Rilassante giro nella natura più selvaggia del Latemar: si attraversano fittissime foreste, in un ambiente naturale veramente intatto. Pregevoli le vedute sulle verticali pareti della Cresta di Carezza. Piacevole il percorso del "Labirinto", con alcuni passaggi caratteristici fra i massi. Se effettuato in questa direzione, il giro risulta molto poco faticoso, nell'altro verso tenere presente la non breve risalita della frana. Abbastanza frequentato.