Traversata della Pala di Santa 2488 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL LATEMAR)

SCHEDA N. 15

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Raggiunto Cavalese (1000 m, 24 km da Egna-Ora), si sale a Varèna e si prosegue fino ai prati del Passo Lavazè (10 km da Cavalese);

b) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Raggiunto Tèsero (992 m, 31 km da Egna-Ora), si devia a sinistra lungo la stretta Val di Stava e, seguendo poi le indicazioni, si supera l’inavvertibile Passo Pramadiccio, per giungere infine al Passo Lavazè (1850 m, 10 km da Tèsero);

c) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale la pittoresca Val d'Ega fino a Ponte Nova, da dove si svolta a destra in direzione di Obereggen. Senza raggiungerlo, si prosegue verso destra fino al Passo Lavazè (28 km da Bolzano Nord).

 

ITINERARIO

Lasciata l’auto nei pressi della scuola di sci, in un'area parcheggio posta proprio davanti allo sbocco di una pista, ci si dirige verso di essa seguendo la direzione indicata dalle tabelle e, per carrareccia inghiaiata, si entra nel bosco, cominciando a traversare in costa il fianco sud - orientale della Pala di Santa; dopo pochissimo, nei pressi di una presa d’acqua, occorre deviare a sinistra (tabelle) per imboccare una bella mulattiera. 

Con pendenza un poco più accentuata (ma sempre comoda) il sentiero guadagna lentamente quota e, con qualche squarcio panoramico verso i vicini Corno Bianco e Corno Nero, arriva a doppiare un costolone erboso dove ulteriori tabelle spingono a deviare nuovamente verso sinistra (2000 m circa, h 0,30).

Seguendo il sentierino, ora più erto, ci si alza velocemente lungo il fianco della Pala di Santa mantenendosi ancora per poco sul versante del Passo Lavazè; alzatisi di poco più di 100 metri, si esce in cresta dove, essendo assistiti dal meteo, si ha bene in vista il resto del percorso fino alla grande croce di vetta che troneggia 400 metri più sopra. 

Salendo per buona traccia, si transita nel pressi di un ricovero semidiroccato (ottimo panorama sul sottostante Passo Lavazè) e si prosegue per la cresta di erbe frammiste a rocce rotte. Da qui la traccia, un poco più disagevole ma sempre ben marcata, prosegue sempre sul filo del crinale, ne asseconda le svariate gobbe oltrepassando talvolta tratti un poco più rocciosi, per uscire, dopo h 1,00 circa, sull’ampia spianata erbosa che costituisce la sommità della Pala di Santa (2488 m). Da qui, con condizioni di visibilità decenti, si potrebbe tornare al Passo Lavazè calando lungo la dorsale erbosa della montagna fino a portarsi al Passo di Pampeàgo (di solito ben visibile dalla cima, vedi anche itinerario Pala di Santa in senso inverso) e quindi tornare al punto di partenza con uno dei numerosi sentieri che da qui si dipartono. 

Trovandosi invece immersi nella nebbia, non rimane che rientrare alla base lungo l’itinerario seguito in salita; al massimo, se si è fortunati, mentre si viene lapidati da fitta grandinata, qualche sprazzo tra le nuvole consentirà di ammirare la cresta appena percorsa in salita oltre ai bei panorami verso Tèsero e la Valle di Stava e verso la conca di Cavalese

 

TEMPO TOTALE

h 2,30 - 3,00

DISLIVELLO

700 m circa 

DIFFICOLTA’

ULTIMO SOPRALLUOGO

agosto 2007

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Itinerario facile lungo sentieri segnati che consente di raggiungere una cima estremamente panoramica.