Anello del Passo di San Nicolò

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 2

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Canazei, da dove proseguendo lungo la statale verso il Passo Fedàia si raggiunge la frazione di Alba di Canazei (1517 m, 66 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, proseguendo lungo la Val di Fassa, si giunge ad Alba di Canazei (1517 m, 53 km da Bolzano Nord).

Si lascia l'auto nel grande parcheggio sterrato presso la stazione a valle della Funivia del Ciampàc'.

 

ITINERARIO

Dal piazzale della funivia si prende una stradetta sterrata che attraversa un grande prato (il Pianàz), dirigendosi verso il ripido versante boscoso che scende dall'ampia sella aperta tra il Collac' (2715 m, a destra) e la Pala di Vernèl (2836 m, a sinistra). Entrati nel bosco, la carrareccia inizia una serie di ripidissimi tornanti (ad un certo punto, sulla sinistra, è segnalata una deviazione che porta ad ammirare una bella cascata del Rio Cirelle) che consentono di guadagnare velocemente quota. Giunti quasi al sommo del pendio boscoso (bella vista sul Sassolungo), una brevissima deviazione sulla destra porta alla Baita Lòcia Contrìn (1736 m, h 0,30), mentre il sentiero principale si inoltra pianeggiando nella splendida Val Contrìn; attraverso successivi ripiani prativi, sempre di fianco al rio, il sentiero risale la valle, di fronte alle imponenti pareti del Vernèl, mentre sullo sfondo appaiono le Cime d'Ombretta e, sulla sinistra, l'imponente parete Sud della Marmolada; a destra, incombe il Collac' sopra alti pendii boscosi. 

Un ponte sul torrente (1700 m circa, h 0,30 dalla Baita Lòcia), presso il quale sorge la nuova Baita Cianci (ex Baita Robinson), segna anche l'inizio di un nuovo tratto in salita, che consente di raggiungere in breve il poggio alberato su cui sorgono le ampie costruzioni del Rifugio Contrìn (2016 m, h 0,30 dal ponte). Splendida vista sull'imponente parete Sud della Marmolada, sui Vernèl e sull'incombente paretona della Cima d'Ombretta Occidentale (2988 m); sulla destra è visibile tutto il lungo costone erboso divisorio con la Valle di San Nicolò, che termina con la rocciosa massa del Collac' (2715 m). Nello sbocco della Val Contrìn è inquadrato il pittoresco Sassolungo. 

Dal rifugio si prende il sentiero che attraversa i prati, quindi supera il torrente ed inizia a salire sui pendii erbosi discendenti dalla base dell'elegante Col Ombèrt (2670 m); una serie di svolte, sempre comunque su terreno erboso e non troppo faticoso, consente infine di raggiungere la larghissima sella prativa del Passo di San Nicolò (2340 m, h 1,00 dal Rifugio Contrìn), sul quale sorge il bel Rifugio Passo San Nicolò. Oltre alla già citata veduta sul massiccio principale della Marmolada, si apre la vista sulla testata della Valle di San Nicolò, con la Catena di Costabella e, soprattutto, con la bella parete della Cima dell'Uomo (3003 m), una delle più importanti della zona; in lontananza, si stagliano le vette del Catinaccio. Interessante la visita, nei dintorni del passo, delle postazioni di guerra. 

Dal passo è possibile scendere, in circa mezz'ora, all'Alpe Forca, dove sorge la Baita alle Cascate (proprio in faccia alle belle Cascate di San Nicolò), da dove si raggiungono la Baita Ciampiè e il parcheggio di Mezzaselva in Valle di San Nicolò (h 1,30 dal passo); questa alternativa ha lo svantaggio di un ritorno a valle piuttosto lontano dal punto di partenza (la Valle di San Nicolò sbocca a Pozza di Fassa, a circa 13 km da Alba di Canazei!). 

Meglio quindi, dal passo, seguire il Sentiero Attrezzato "Lino Pederiva", che si mantiene in quota sullo spartiacque. Superato il bel prato del Ciàmp de Mèz, il sentiero lascia a destra la traccia che, attraverso il Colletto Dantòne, raggiunge la Forcia Nèigra (vedi anche itinerario Il Collac' dalla Val Contrìn in senso inverso), quindi si mantiene sul versante di San Nicolò durante l'attraversamento dei pendii dirupati del Sasso Bianco (2575 m) e del Sass de Roca (2618 m); i tratti un po' esposti sono facilitati dalle corde metalliche. Un ultimo tratto di discesa consente infine di toccare la verdeggiante Sella del Brunec' (2426 m, h 1,45 dal passo, stazione di arrivo di una seggiovia invernale). Interessante veduta sulle creste erbose del Buffàure e, oltre la Val di Fassa, sul Gruppo del Catinaccio. 

Una veloce discesa per ripidi pendii erbosi verso destra permette di toccare in breve il fondo della conca del Ciampàc', dove seguendo una stradetta sterrata, tra il desolante spettacolo degli sbancamenti per le piste da sci, si raggiungono il Rifugio Ciampàc', il Tobià del Jàgher e la Baita Toni Vàleruz, nei cui pressi sorge la stazione superiore della Funivia del Ciampàc' (h 1,00 dalla Sella del Brunec'): di qui ad Alba e al parcheggio (se si scende a piedi, prevedere ancora h 1,00 fino al parcheggio).

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 - 5,15 (a seconda dell'itinerario prescelto) 

DISLIVELLO

1000 m circa 

DIFFICOLTA’

E (EE il "Sentiero Pederiva")

ULTIMO SOPRALLUOGO

26 agosto 1992

PERIODO CONSIGLIATO

metà giugno - fine settembre 

COMMENTI

Itinerario molto panoramico e, tutto sommato, poco faticoso; i tratti di corda fissa del "Sentiero Pederiva" sono assolutamente privi di difficoltà tecniche (qualche corrimano), e tutto il percorso si svolge su pendii erbosi piuttosto comodi. La discesa in Valle di San Nicolò, paesaggisticamente meritevole, presenta però l'inconveniente di un rientro a valle lontano dal luogo dove si è lasciata l'auto: eventualmente, in questo caso, prevedere due mezzi.