Sass Rigàis 3025 m - Traversata

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 07

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO PUEZ-ODLE)

SCHEDA N. 7

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Ponte Gardèna (uscita della A22 del Brennero) si risale la pittoresca Val Gardèna fino a Santa Cristina di Val Gardèna (1427 m, 18 km da Ponte Gardèna).

Raggiunto l'abitato, si seguono verso sinistra le indicazioni per la cabinovia del Col Raisèr: si lascia l'auto presso il capace parcheggio dell'impianto.

 

ITINERARIO

Si prosegue sulla comoda strada, asfaltata nel primo tratto, guidati dalle indicazioni per il Rifugio Firenze (vedi itinerario Alpe di Cislès - Col Raisèr) sito nell'incantevole anfiteatro prativo dell'Alpe di Cislès (2039 m, h 1,30). 

Dal rifugio, posto in splendida posizione panoramica, si seguono le indicazioni per il Sass Rigàis: il largo sentiero risale con pendenza moderata l'ampia conca prativa fino a portarsi immediatamente sotto le vaste colate detritiche sottostanti il Sass Rigàis stesso. Qui vi è un crocevia di sentieri e occorre piegare a destra in direzione dell'imbocco della Val Salières. La ben marcata traccia risale in diagonale una sorta di zoccolo erboso panoramicamente affacciato sulla verdissima Val Gardèna fino a raggiungere le prime ghiaie. Con comode serpentine si risale tutto il vallone fino a guadagnare l'ampia forcella tra la Furchetta (3025 m, a destra) ed il Sass Rigàis. 

Dalla forcella, guidati dai bolli rossi, ci si dirige a sinistra risalendo le facili roccette (non attrezzate) dello zoccolo basale del Sass Rigàis. Contornato lo zoccolo, ci si ritrova nuovamente su sentiero che, con qualche svolta, conduce fino ad una panoramica crestina detritica ove ha inizio la ferrata vera e propria (tratto "Via Ferrata EST", h 1,30 dal rifugio). 

Si comincia col risalire verso sinistra facili roccette ben attrezzate, per poi discendere per un breve tratto non attrezzato verso un canale, oltrepassato il quale riprendono le funi d'acciaio. Si risale dapprima una verticale paretina  aiutati da staffe di ferro, quindi si prosegue in diagonale per rocce bene appigliate fino a giungere ad uno spigolo che occorre doppiare con un passo in spaccata. Oltre un terrazzo ghiaioso, le attrezzature riprendono aiutando a rimontare una sorta di canalone roccioso al termine del quale si esce su di una larga dorsale di ghiaie; la si risale sul lato destro, sempre guidati dai bolli rossi, arrampicando per facili roccette fino a che, raggiunta una larga cengia appena sotto la cima, si recupera il cavo metallico. Percorsa la breve cengia si è alla panoramica croce di vetta del Sass Rigàis (3025 m, h 1,30 dalla forcella). Bellissimo e circolare il panorama che abbraccia i monti di Badia e Gardèna

Dalla croce ci si dirige verso destra lungo l'evidente crestina attrezzata (che coincide con l'inizio della "Via Ferrata SUD"): si traversa in ambiente suggestivo ed esposto fino ad una sorta di panoramico cocuzzolo secondario. Si prosegue in discesa sempre lungo la cresta in direzione della parete sud; qui il percorso è vario e divertente e, sempre aiutati dalle ottime attrezzature, si perde quota lungo canalini, cenge, saltini e brevi tratti in costa fino a raggiungere un'ampia conca (h 0,30). Qui le attrezzature si interrompono e si prosegue, guidati da ometti e bolli rossi, per roccette e tracce di sentiero; si oltrepassa un sentiero sulla destra (diretto alla "Via Ferrata OVEST" e alla Forcella de Mesdì) fino a che, oramai in vista degli ampi ghiaioni basali del Sass Rigàis, ricompaiono le funi metalliche. Con brevi e facili tratti attrezzati ci si cala verso il canalone che scende dalla Forcella de Mesdì, si oltrepassano alcuni caratteristici ponticelli costituiti da semplici assi di legno e, passati infine sotto ad un grosso masso, si toccano le ghiaie del canalone. 

Qui terminano gli infissi e, seguendo una traccia inizialmente ripida, si giunge in breve ai verdissimi prati di Plan Ciautièr (h 1,00 dalla cima). 

Da qui, lungo il percorso di salita, nuovamente al Rifugio Firenze e al parcheggio degli impianti (h 0,45).

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 - 8,00 (h 5,30 circa se si utilizzano gli impianti del Col Raisèr)

DISLIVELLO

1400 m circa 

DIFFICOLTA’

EEA allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

agosto 2010 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Itinerario lungo e faticoso (se non si utilizzano gli impianti di risalita) ma che ripaga con panorami spettacolari. L'ambiente idilliaco, i sentieri ottimamente segnati e la relativa facilità del percorso attrezzato ne fanno però uno degli itinerari più gettonati della zona: in piena stagione affollamento assicurato in vetta!