Piz da Lèch de Boè 2910 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL SELLA)

SCHEDA N. 6 

 

FOTO NOTEVOLI

DALL'ATTACCO DELLA VIA NORMALE AL PIZ DA LÈCH VERSO LA VAL BADIA

DALLA VETTA DEL PIZ DA LÈCH VERSO LE MASORÈS DEL PISCIADÙ

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si percorre la Val Pusteria fino a San Lorenzo di Sebàto (32 km da Bressanone), da dove si risale interamente la splendida Val Badia fino a Corvàra (34 km da San Lorenzo). Lasciata a destra la prosecuzione per il Passo Gardèna, si svolta a sinistra e si sale con alcuni tornanti fino al Passo Campolongo (1875 m, 5 km da Corvàra).

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno, da dove si risale la lunghissima Val Cordevole fino ad Aràbba (75 km da Pian di Vedoia). Da qui si abbandona la strada principale, che sale al Passo Pordòi, e si svolta a destra, raggiungendo il Passo Campolongo (1875 m, 4 km da Aràbba).

Si posteggia l'auto lungo la strada, fra l'Albergo Boè e l'Albergo Cherz.

 

ITINERARIO

Dal passo si imbocca una larga rotabile sterrata (indicazioni e divieto di transito, segnavia n° 635) che prende a salire ripidissima tra i mughi: compiuto un largo tornante, la strada si distende con minor pendenza fra i vasti pendii prativi, con belle vedute su Padòn e Marmolada, nonchè su Conturines e Tofane, per risalire l'ultimo dosso fino al piazzale antistante il grosso Rifugio Bec de Ròces (2040 m, h 0,35). Stazioni a monte di seggiovie invernali provenienti da Aràbba. 

Lasciato il chiassoso rifugio, si prende un vago sentierino (segnavia n° 636) che inizia a risalire il pendio boscoso alle spalle del rifugio, per inoltrarsi poi nel labirinto roccioso dei Bec de Ròces: si tratta di una serie di spuntoni rocciosi emergenti dai mughi a guisa di cresta, tra cui il sentiero si insinua con pittoresche vedute su Aràbba e la Marmolada. Risalito un ultimo pendio barancioso, presso un grosso masso si presenta un bivio: trascurata a destra la prosecuzione del sentiero n° 636 per Crèp de Mont, e lasciata a sinistra la traccia n° 637 per Aràbba (cartelli), si procede dritti sempre sul segnavia n° 637 che taglia in diagonale una vasta costa prativa discendente dal Col de Stagn (2517 m), alto sulla destra. Con alcuni tornanti, la traccia risale poi un pendio ghiaioso ed entra in una valletta detritica, che risale con ripida salita e per qualche roccetta fino alla sella superiore, da dove si affaccia sull'ampio avvallamento detritico del Vallòn

Con percorso a saliscendi, si risale infine brevemente verso il dosso dove sorge il nuovo Rifugio Kostner al Vallòn (2500 m, h 1,10 dal Rifugio Bec de Ròces, ricca fontana), in splendida posizione panoramica. Di fronte incombono le pareti delle Cime e delle Punte del Vallòn, mentre sull'altro versante della conca detritica svettano le possenti muraglie del Sasso delle Nove (2904 m), del Sasso delle Dieci (2916 m) e del Piz da Lèch de Boè (2910 m), questi ultimi due separati dal vertiginoso e profondo intaglio della Forcella Möser. 

Tralasciate le tracce per il Piz Boè, si scende nel grande circo detritico da dove, trascurata la prosecuzione della traccia per Crèp de Mont, si tagliano alcuni dossi detritici, passando nei pressi della stazione superiore della Seggiovia Vallòn (che sale da Crèp de Mont, chiusa per ristrutturazione nell'estate 2003): raggiunta una successiva sella prativa alla base della parete Sud del Piz da Lèch, si incontra un bivio con cartelli (h 0,20 dal rifugio). 

Trascurata a sinistra la traccia per la più impegnativa "Via Ferrata del Piz da Lèch" e a destra una ulteriore traccia per Crèp de Mont (pista da sci), si va dritti, rasentando poi le rocce alla base della parete da sinistra a destra. Si superano una serie di canalini terrosi (qualche passo delicato), e si risale poi una crestina di roccette (corda metallica) fino ad una comoda cengia erbosa verso destra: per questa, in breve, al piede della cresta Est del Piz da Lèch (2554 m, cartelli, a destra sentiero per Crèp de Mont). Attacco.

Risalendo la cresta verso sinistra, si giunge subito al piede di un salto verticale di una decina di metri, attrezzato con corda ed una serie di staffe: al sommo del salto (esposto), una traccia tra le ghiaie sale con numerosi tornanti i vasti pendii detritici, raggiungendo una forcella da cui appare alla vista la turrita Torre del Boè (2829 m). Superato un basso gradino per roccette, si prosegue sul ripido pendio ghiaioso fino alla base della allungata cresta sommitale, che si supera verso destra con elementare arrampicata. Facendo attenzione all'impressionante voragine sul lato della Val de Mesdì, si risalgono le ultime rocce fino alla croce di vetta del Piz da Lèch de Boè (2910 m, h 1,00 dall'attacco). Spettacolare veduta su Val Badia, Conturines, Fanis, Tofane, Puez, Pelmo, Civetta e Marmolada, ma soprattutto sulle vicine pareti del Gruppo di Sella. Dal Piz Boè, che da qui assume una forma addirittura ardita, alle cime oltre la sprofondante Val de Mesdì: Sass, Bec e Daint de Mesdì e Cima Pisciadù, che mostrano su questo lato impressionanti pareti a picco. 

Tornati alla base della cresta Est, dopo aver superato il salto con le staffe, si rimane sul dosso morenico ed erboso seguendo una traccia in lieve discesa: trascurata una deviazione a destra (discesa per canalini e roccette friabili), si prosegue dapprima dritti, poi scendendo verso sinistra per terreno più impervio. Scesa una scaletta, tratti attrezzati con corde fisse (comunque sempre facili) conducono ad una stretta forcella (bella veduta a destra sul Lago del Boè). 

Scesi nell'ampia conca erbosa cosparsa di grossi blocchi, la traccia aggira l'ultima propaggine rocciosa verso destra e, con un'ultima breve discesa, raggiunge la stazione superiore della Cabinovia Boè sul ripiano erboso di Crèp de Mont (1969, h 1,15 dal Piz da Lèch). 

Aggirata la stazione a valle della Seggiovia Vallòn, si imbocca la larga strada che presto diventa pista da sci e che scende ripidissima verso i prati del Passo Campolongo: raggiunta una malga, si entra nel rado bosco e, con un'ultima ripida discesa, si raggiunge il rio nei pressi dell'Albergo Boè (1860 m, h 0,40 da Crèp de Mont), a pochi metri dal Passo Campolongo. 

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 - 5,30

DISLIVELLO

1300 m circa

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

12 agosto 2003

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Itinerario interessante, ad un punto panoramico di prim'ordine sul Sella e gruppi limitrofi. Molto frequentato, soprattutto grazie agli impianti di risalita, che hanno contribuito anche a ridimensionare l'integrità del selvaggio Vallòn: in particolare, deturpante risulta la grande pista da sci recentemente ammodernata che scende a Crèp de Mont. Volendo, è possibile salire al Piz da Lèch anche per la ferrata: in questo caso, l'itinerario diventa nettamente più impegnativo, con alcuni punti a strapiombo.