Passo del Vajolet 2549 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL CATINACCIO)

SCHEDA N. 20

 

FOTO NOTEVOLI

LE CIME DEI MUGONI DAI PRESSI DEL RIFUGIO GARDECCIA

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Gardeccia (1949 m) raggiungibile da Pera di Fassa (Val di Fassa) con un comodo servizio taxi di pulmini. 

In alternativa, qui si può giungere anche dal Rifugio Ciampedie (1998 m, arrivo della funivia di Vigo di Fassa e della seggiovia di Pera di Fassa) in h 0,45 di comoda marcia nel bosco: per i particolari su questo accesso, vedi itinerario Al Ciampedie e alla Conca di Gardeccia.

 

ITINERARIO

Si segue la larga carrareccia che risale, in moderata salita, il ripiano, passa accanto al Rifugio Stella Alpina e, con un paio di più decisi tornanti fra i mughi, supera una breve bastionata. In falsopiano, la carrareccia segue per un tratto il corso del Rio di Soial, fino a portarsi ai piedi del salto roccioso su cui, già da lontano, si staglia contro il cielo la curiosa sagoma del piccolo Rifugio Preuss. La strada si porta allora sui ripidi pendii detritici di sinistra, alla base dell'impressionante parete orientale del Catinaccio, nerastra e repulsiva. Con un ampio tornante, di nuovo in ripida salita, la strada taglia poi il fianco della valle e, lasciato a sinistra lo stacco della traccia n° 541 per il Col di Barbolada ed il Passo delle Cigolade (vedi anche itinerario Sentiero Attrezzato del Passo Santner), con alcune svolte raggiunge il bel ripiano su cui sorge il grande Rifugio Vajolet (2245, h 0,45 da Gardeccia). Su un dosso poco distante si trova il già citato Rifugio Preuss. Da qui si apre la vista sulla testata della Valle del Vajolet

Trascurato lo stacco del sentiero n° 542s diretto alla Gola del Gartl ed al Passo Santner (vedi itinerario Sentiero Attrezzato del Passo Santner), si prosegue lungo il fondovalle, lungo il ben marcato sentiero n° 584: si trascura quasi subito a destra una diramazione diretta al Passo delle Pope (ind. per Sentiero Don Guido, vedi anche itinerario Anello di Cima Scalieret) e si prosegue, rimanendo alti rispetto al rio, nel vallone principale. Si giunge così alla base del ripido ghiaione che scende, a sinistra, dalla stretta breccia del Passo del Vajolet (h 0,15 dal Rifugio Vajolet): si trascura a questo punto la prosecuzione del sentiero diretto al Passo Principe (vedi anche itinerari Giogo di Prà Caminaccio, Catinaccio d'Antermoia e Cima Piccola di Valbona), e si volge a sinistra mettendo piede sulle ghiaie. 

Si monta subito su una specie di dosso erboso che, in diagonale verso sinistra, conduce alla base del ghiaione, nel punto dove questo è meno friabile ed una labile traccia lo risale con regolari tornanti. Si sale con fatica ed attenzione, perchè nonostante la traccia le ghiaie sono veramente friabilissime e la pendenza si fa presto molto accentuata. Con faticosa risalita si giunge al punto dove, presso alcuni grandi massi, il ghiaione si rinserra a vero e proprio canale, chiuso fra i verticali appicchi delle Teste d'Agnello (a destra) e della Torre del Passo (a sinistra): qui si incontra anche una marcata traccia orizzontale, che si dirige verso le roccette che immettono, a sinistra, sul largo cengione che attraversa tutta la fiancata delle Torri del Vajolet. 

Trascurata questa traccia, si prosegue direttamente verso l'alto, nel tetro canalone: ora il terreno si fa veramente delicato, friabilissimo ed impegnativo. Se si trova neve dura, questo ultimo tratto di salita è ancora più delicato. Poggiando comunque verso la sponda destra del canale, dove le ghiaie sono un po' più solide, e sfruttando le roccette della sponda, si guadagna in breve lo stretto intaglio del Passo del Vajolet (2549 m, h 0,45 dalla base del ghiaione). Sull'altro versante uno strettissimo canalino roccioso precipita verso l'anfiteatro di Prà Caminaccio, sopra il Passo Nigra, nei pressi della Malga Costa. Bella vista sulla fronteggiante struttura di Cima Scalieret e sugli arditi pinnacoli circostanti

Ritorno per la stessa via in h 1,15.

 

TEMPO TOTALE

h 3,00 - 3,30 

DISLIVELLO

600 m circa 

DIFFICOLTA’

EE (necessario piede molto sicuro!)

ULTIMO SOPRALLUOGO

26 ottobre 2009

PERIODO CONSIGLIATO

luglio -  ottobre 

COMMENTI

Gita particolare, breve, ma piuttosto impegnativa. Consigliabile soprattutto come breve deviazione durante itinerari di più ampio respiro: infatti l'ambiente del passo è freddo, ombroso e poco invitante ad una piacevole sosta. I panorami sono un po' limitati, ma risulta interessante la veduta sui pinnacoli rocciosi di questo frantumato tratto di catena. Per escursionisti sicuri, per via del terreno comunque delicato e friabile. La discesa verso Prà Caminaccio dovrebbe essere ancora più delicata ed impegnativa!