Costeggiando il piazzale asfaltato
        in direzione del negozio di
      souvenirs e dell’ingresso dell’albergo si trovano le prime indicazioni
      per la "Cima dei Colli Alti". Si prende la carrareccia che si inoltra
      nel bosco fino a circumnavigare il cortile privato di una grossa malga.
      Riguadagnata la mulattiera, sempre nel folto del bosco di conifere, le
      segnalazioni portano a tagliare i numerosi tornanti della carrareccia
      giungendo così più velocemente alla Casera Nuova (Pragser
      Kaser, 1937 m); piccola malga posta sul limitare del bosco. Sul
      retro della costruzione, evidenti indicazioni indirizzano verso il ripido
      sentierino che, con serpentine ottimamente tracciate, porta fino alla Forcella
      di Braies (Pragser Furkel, 2225 m), ottimo punto panoramico
      verso la Valle di Braies ed il Gruppo del Sasso del Signore, nonché verso la
        Val Foresta e le cime che le fanno da corona. 
        
      Oltrepassata una prima ondulazione subito dopo la forcella, ci si trova davanti
      ad una indicazione che invita a proseguire in costa verso la Forcella
      Vallaccia ed il Lago dei Colli Alti. Nelle nuove cartine della
      zona (Tabacco) questo è il sentiero segnato, mentre la traccia che
      conduce verso la Cima dei Colli Alti appare in via di dismissione.
      In realtà, anche se non proprio evidentissimi, i segni conducono
      facilmente fino alla erbosa vetta (2542 m), da cui, non fosse per la fitta
      nuvolaglia che mi avvolgeva, immagino si sarebbe potuto godere di un
      superbo panorama su tutto l’ampio fondovalle circostante, spaziando da
      un lato fino alla Valle Aurina e ai rilievi in terra austriaca, e
      dall’altro verso le Dolomiti del Fanes, della Val Badia e
      poi fino alle Tre Cime e oltre. 
         Scesi per un poco dalla vetta fino
      ad un piccolo pianoro erboso, si scende verso destra (seguendo
      segnalazioni poco visibili in salita) e ci si dirige verso la forcella che
      separa la Cima dei Colli Alti dal vicino Monte Muro e poi,
      da questa, in salita verso la vetta (2567 m).  In realtà, però il
      sentiero tende a by-passare la cima del Monte Muro, per raggiungere
      la quale bisogna uscire dalla traccia per poi riguadagnarla più in basso
      lungo un pendio costellato di odorose tracce, testimonianza del passaggio
      di numerosi cavalli. 
         Ritrovato il sentiero, questo scende verso la
        Forcella
      Vallaccia (Flatschkofel Scharte, 2223 m), forcella a
      cui si poteva giungere anche seguendo il sentiero a mezzacosta proveniente
      da poco sopra la Forcella di Braies, quindi risale col segnavia
      n° 6
      verso il Giogo di Lapadùres (2203 m) e verso i bei prati che
      precedono il Lago dei Colli Alti
        (2252 m). 
         Giunti al lago, seguendo il segnavia n° 3,
      si sale brevemente fino alla carrareccia (che sale da San
      Vigilio di Marebbe) fino a Summa Munt (o Giogo di Monte
      Croce, 2283 m), per poi cominciare a scendere seguendo il segnavia
      n° 19
      per l’amena Val Foresta. Si supera una stalla posta sulla
      destra e, dopo qualche tornante, si giunge ai  Tabià dei Colli Alti
        
      (Hochalm Hutte, 2114 m),
      pittoresco agglomerato di fabbricati in legno e unico punto di ristoro di
      tutto il percorso, posti a ridosso delle pendici erbose della cresta dei Colli
      Alti e adagiati su verdissimi prati.  
         Da qui la mulattiera ridiventa
      sentiero e scende in maniera più decisa verso il fondo della Val
      Foresta inoltrandosi nuovamente nel bosco, bosco da cui si esce solo
      in prossimità della bella e ampia radura che ospita la costruzione della Casera
      Vecchia (1751 m). Da qui, rientrando a tratti nel bosco, ma con un
      percorso nuovamente più ampio e pianeggiante, si prosegue fino alla
      grande baita (ora anche posto di ristoro) della Malga Foresta (1590
      m), oramai molto prossima al punto in cui la comoda mulattiera arriva
      nuovamente in vista delle rive del Lago di Braies. 
         Giunti al lago,
      si può tornare al punto di partenza seguendo più brevemente il lato est
      del lago, oppure con giro leggermente più lungo, se ne può costeggiare
      il lato opposto, più soleggiato nelle ore pomeridiane, fino a giungere
      all’Hotel Lago di Braies, presso il parcheggio punto di partenza dell’escursione.