Cima dei Colli Alti 2542 m

Home Gruppo del Catinaccio Gruppo della Marmolada Sassolungo e Sella Gruppo del Latemar Pelmo e Civetta Croda da Lago e Nuvolàu Gruppo delle Tofàne Antelào - Sorapìss - Marmaròle Dolomiti di Sesto Fanes - Sennes - Braies Puez - Odle Lagorài - Cima d'Asta Gruppo del Col di Lana Gruppo di Bocche Pale di San Martino Gruppo del Cristallo Dolomiti d'Oltre Piave Vette Feltrine e Monti del Sole Gruppo di Bosconero Gruppo di Brenta Dolomiti Bellunèsi Settentrionali

 

N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 031

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (FANES-SENNES-BRAIES)

SCHEDA N. 12

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si percorre Val Pusteria fino a Villabassa (56 km da Bressanone). Da qui si svolta a destra per risalire la breve pittoresca Val di Braies: presso Ferrara di Braies si lascia a sinistra la diramazione per Ponticello e Pratopiazza, e si prosegue a destra: superate alcune frazioncine che costituiscono l'abitato di Braies (San Vito), si raggiunge il Lago di Braies (1489 m, 12 km da Villabassa, parcheggi a pagamento durante la stagione estiva).

 

ITINERARIO

Costeggiando il piazzale asfaltato in direzione del negozio di souvenirs e dell’ingresso dell’albergo si trovano le prime indicazioni per la "Cima dei Colli Alti". Si prende la carrareccia che si inoltra nel bosco fino a circumnavigare il cortile privato di una grossa malga. Riguadagnata la mulattiera, sempre nel folto del bosco di conifere, le segnalazioni portano a tagliare i numerosi tornanti della carrareccia giungendo così più velocemente alla Casera Nuova (Pragser Kaser, 1937 m); piccola malga posta sul limitare del bosco. Sul retro della costruzione, evidenti indicazioni indirizzano verso il ripido sentierino che, con serpentine ottimamente tracciate, porta fino alla Forcella di Braies (Pragser Furkel, 2225 m), ottimo punto panoramico verso la Valle di Braies ed il Gruppo del Sasso del Signore, nonché verso la Val Foresta e le cime che le fanno da corona. 

Oltrepassata una prima ondulazione subito dopo la forcella, ci si trova davanti ad una indicazione che invita a proseguire in costa verso la Forcella Vallaccia ed il Lago dei Colli Alti. Nelle nuove cartine della zona (Tabacco) questo è il sentiero segnato, mentre la traccia che conduce verso la Cima dei Colli Alti appare in via di dismissione. In realtà, anche se non proprio evidentissimi, i segni conducono facilmente fino alla erbosa vetta (2542 m), da cui, non fosse per la fitta nuvolaglia che mi avvolgeva, immagino si sarebbe potuto godere di un superbo panorama su tutto l’ampio fondovalle circostante, spaziando da un lato fino alla Valle Aurina e ai rilievi in terra austriaca, e dall’altro verso le Dolomiti del Fanes, della Val Badia e poi fino alle Tre Cime e oltre. 

Scesi per un poco dalla vetta fino ad un piccolo pianoro erboso, si scende verso destra (seguendo segnalazioni poco visibili in salita) e ci si dirige verso la forcella che separa la Cima dei Colli Alti dal vicino Monte Muro e poi, da questa, in salita verso la vetta (2567 m).  In realtà, però il sentiero tende a by-passare la cima del Monte Muro, per raggiungere la quale bisogna uscire dalla traccia per poi riguadagnarla più in basso lungo un pendio costellato di odorose tracce, testimonianza del passaggio di numerosi cavalli. 

Ritrovato il sentiero, questo scende verso la Forcella Vallaccia (Flatschkofel Scharte, 2223 m), forcella a cui si poteva giungere anche seguendo il sentiero a mezzacosta proveniente da poco sopra la Forcella di Braies, quindi risale col segnavia n° 6 verso il Giogo di Lapadùres (2203 m) e verso i bei prati che precedono il Lago dei Colli Alti (2252 m). 

Giunti al lago, seguendo il segnavia n° 3, si sale brevemente fino alla carrareccia (che sale da San Vigilio di Marebbe) fino a Summa Munt (o Giogo di Monte Croce, 2283 m), per poi cominciare a scendere seguendo il segnavia n° 19 per l’amena Val Foresta. Si supera una stalla posta sulla destra e, dopo qualche tornante, si giunge ai Tabià dei Colli Alti (Hochalm Hutte, 2114 m), pittoresco agglomerato di fabbricati in legno e unico punto di ristoro di tutto il percorso, posti a ridosso delle pendici erbose della cresta dei Colli Alti e adagiati su verdissimi prati. 

Da qui la mulattiera ridiventa sentiero e scende in maniera più decisa verso il fondo della Val Foresta inoltrandosi nuovamente nel bosco, bosco da cui si esce solo in prossimità della bella e ampia radura che ospita la costruzione della Casera Vecchia (1751 m). Da qui, rientrando a tratti nel bosco, ma con un percorso nuovamente più ampio e pianeggiante, si prosegue fino alla grande baita (ora anche posto di ristoro) della Malga Foresta (1590 m), oramai molto prossima al punto in cui la comoda mulattiera arriva nuovamente in vista delle rive del Lago di Braies. 

Giunti al lago, si può tornare al punto di partenza seguendo più brevemente il lato est del lago, oppure con giro leggermente più lungo, se ne può costeggiare il lato opposto, più soleggiato nelle ore pomeridiane, fino a giungere all’Hotel Lago di Braies, presso il parcheggio punto di partenza dell’escursione.

 

TEMPO TOTALE

h 6,30 circa

DISLIVELLO

1525 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati 

ULTIMO SOPRALLUOGO

agosto 2004 

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Partendo dalle affollatissime rive del Lago di Braies, ci si dirige ben presto verso sentieri molto meno frequentati (la ripidezza dei quali ne spiega bene il motivo!) fino ad arrivare alla Cima dei Colli Alti. Di qui, seguendo il filo della cresta, si perviene alla Forcella Vallaccia e poi, per prati a saliscendi, fino al Lago dei Colli Alti (o di Fojedora). Il ritorno avviene per la bella, ma più frequentata, Val foresta fino a ritrovare le amene sponde del Lago di Braies.