Cima Malinverno 2636 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 17

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Močna (47 km da Egna-Ora). Di qui si svolta a destra e si risale la pittoresca Valle di San Pellegrino: quasi arrivati al passo, in localitŕ Fango, si lascia la macchina in uno spiazzo sulla destra posto di fronte ai capanni in lamiera dell'ANAS (1643 m, 6,5 km da Močna, indicazioni per Cima Malinverno).

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno, da dove si risale la Val Cordevole fino a Cenceněghe Agordino (47 km da Pian di Vedoia). Qui si imbocca la strada della Valle del Biňis che, attraverso Canale d'Ŕgordo e Falcŕde, raggiunge il Passo di San Pellegrino (1919 m, 18 km da Cenceněghe, di cui gli ultimi molto ripidi). Si scende quindi verso Močna fino in localitŕ Fango, dove si lascia la macchina in uno spiazzo sulla sinistra posto di fronte ai capanni in lamiera dell'ANAS (1643 m, 4,5 km da Močna, indicazioni per Cima Malinverno).

 

ITINERARIO

Marcata sul posto (ma non sulle carte) col n° 616, la traccia attraversa inizialmente un tratto prativo per poi risalire una folta abetaia guadagnando quota tornante dopo tornante e serpeggiando tra resti di trinceramenti della Prima Guerra Mondiale spesso nascosti dalla vegetazione. 

Usciti dal bosco e superato un tratto franato ora perfettamente risistemato, la traccia peggiora notevolmente trasformandosi in un sentierino alle volte invaso dalle erbacce; segnato tuttavia da radi paletti bianco rossi, il percorso rimane sempre comunque ben individuabile mentre attraversa in costa i ripidi crinali prativi del Malinvern rimanendo alto rispetto al torrentello di fondovalle. In terreno aperto, nei pressi di una svolta, un piccolo bivio porta ad un recente baito aperto (unico riparo in caso di pioggia – acqua e possibilitŕ di fare fuoco). 

Ripresa la traccia, si passa poco sopra i resti ben conservati di un forte militare fino a raggiungere un panoramico dosso erboso (2240 m circa). Da qui una tabella ed alcuni paletti indicano la via da seguire; si traversa dapprima lungamente con percorso quasi in piano fino a che, oramai sotto l’evidente Forcella Ricoletta e in corrispondenza di un masso alto sulla sinistra con segno rosso, occorre alzarsi, staccandosi dalla traccia che continua ad attraversare in costa, per giungere con pochi zig zag alla Forcella Ricoletta ed al piů marcato percorso del Sentiero Attrezzato "Bruno Federspiel"

Dalla forcella si segue il marcato sentiero di sinistra che, rimanendo sempre sul ciglio del crinale d’erba della Cima Malinverno, porta in h 0,40 circa all’ometto di vetta (2656 m): magnifico panorama verso il Passo delle Selle

Scesi nuovamente alla Forcella Ricoletta, il percorso di ritorno ricalcherebbe l’itinerario di salita, a meno di non voler visitare anche la vicina cima dello Spiz de Tariciňgn (h 0,40 circa, bella veduta sulla cresta della Cima Malinverno e sulla Catena Costabella-Uomo), ma soprattutto a meno di non essere al seguito di un ardimentoso esponente della fauna locale. Con piglio sicuro e con fare autorevole vi inviterŕ a seguirlo per una divertente variante al di fuori dai soliti percorsi segnati… e allora saranno sentieri scomparsi da decenni, vipere, sassi, erbe carnivore alte metri e metri e memorabili scivolate seguite da inenarrabili sederate!!!!

 

TEMPO TOTALE

h 8,00 circa

DISLIVELLO

1450 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

luglio 2005

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Itinerario semplice e non troppo faticoso su tracce di sentiero segnate.