Piz Mèda 2200 m (da Somèda)

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 7

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Moèna (47 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, scendendo brevemente lungo la Val di Fassa, a Moèna (44 km da Bolzano Nord).

Poco a monte del paese si stacca sulla destra (risalendo la valle) una stradina asfaltata che raggiunge la frazione di Somèda (1276 m, 1 km da Moèna). Giunti nella frazioncina, si prosegue per breve tratto verso Ronc (indicazione), fino ad uno slargo con parcheggio.

 

ITINERARIO

Si imbocca la ripida stradetta (indicazione) che sale nei prati fino al bosco, che ricopre tutto il fianco della valle fino alla base delle pareti calcaree. Con alcuni strappi ripidi, la strada a fondo naturale raggiunge la regione Pianàc' (1374 m, h 0,20), utilizzata a pascolo (recinti). 

Quando la strada spiana, si diparte sulla destra il sentiero n° 620, che si inoltra nel fitto bosco. Si ha subito un'idea di quello che ci aspetta: la traccia non effettua un solo tornante, bensì si mantiene sempre sulla linea della massima pendenza, facendo guadagnare quota piuttosto velocemente. Nonostante in alcuni tratti la ripidezza del sentiero diventi quasi insostenibile, non si può non ammirare l'ambiente naturale, selvaggio e solitario. Dopo un'ennesima rampa mozzafiato, si raggiunge una nuova antenna per la telefonia mobile, e subito sopra la larga strada forestale proveniente da Soràga di Fassa (h 0,55 da Pianàc'): bella vista tra gli alberi sull'abitato di Moèna e sul Gruppo del Pozìl, oltre il solco della Valle di San Pellegrino. 

Oltre la strada, il sentiero continua imperterrito a salire, di nuovo in mezzo alla magnifica abetaia, intervallando pittoresche radure a zone di bosco più fitto. Al termine di un erto traversone a mezza costa, il sentiero sale con minore pendenza in una valletta con rado bosco (alcuni alberi abbattuti sono da scavalcare), fino ad uscire sui dolci pendii erbosi della Val del Vènt (h 1,00 dall'incrocio con la strada), in vista della verticale parete terminale del Piz Mèda, proprio di fronte. 

Si risalgono i poco inclinati prati, ricca zona di pascolo, fino ad incrociare il sentiero 616 proveniente da Soràga di Fassa (e che permetterebbe il collegamento anche con San Giovanni di Fassa): nei pressi del bivio si trova la Baita Val del Vènt, ricovero di fortuna sempre aperto (giacigli, tavolo, stufa). Continuando a salire per prati, si giunge in breve ad una altro bivio: tralasciando la traccia 616, che prosegue lungamente verso la Costella e la Valle dei Monzòni (vedi anche itinerario Traversata Piz Mèda - la Costella), si sale a destra (cartelli) per un canalino erboso giungendo sul filo della cresta Nord Est del Piz Mèda (h 0,20 dalla baita, 2130 m circa): splendida vista su Latemar, Catinaccio, Vallaccia, Catena di Bocche, nonchè sulla testata della Val Piz Mèda (che da Ronc risale fino alla Costella, con bei prati ricca zona di pascolo). 

Seguendo il filo di cresta, facendo attenzione all'esposizione specialmente sul versante Val del Vènt, si raggiunge un canalino terroso che si risale con alcuni tornanti, fino alla spaziosa cima del Piz Mèda (2200 m, h 0,10 dalla forcella), sormontata da una croce. Splendida vista su San Pellegrino, Latemar, Catinaccio Meridionale, nonchè sulla bassa Val di Fassa. 

Il ritorno si effettua per la stessa via in h 1,30  

 

TEMPO TOTALE

h 4,15 circa 

DISLIVELLO

950 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

agosto 2002

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre 

COMMENTI

Itinerario molto faticoso, ma di soddisfazione; il sentiero nel bosco, ripidissimo e poco panoramico, ha però il pregio di attraversare un ambiente naturale per lunghi tratti quasi intatto. Splendida invece la pittoresca Val del Vènt, amena zona di prati, e l'ambiente di vetta del Piz Mèda, che presenta una bella parete a placche di circa 180 m incombente sulla Val del Vènt. Tutto sommato, tenendo conto della zona turistica in cui ci si trova, itinerario poco frequentato.