Al Passo delle Selle 2529 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 5

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Moèna (47 km da Egna-Ora). Di qui si svolta a destra e si risale la pittoresca Valle di San Pellegrino fino al Passo di San Pellegrino (1919 m, 12 km da Moèna).;

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno, da dove si risale la Val Cordevole fino a Cencenìghe Agordino (47 km da Pian di Vedoia). Qui si imbocca la strada della Valle del Biòis che, attraverso Canale d'Àgordo e Falcàde, raggiunge il Passo di San Pellegrino (1919 m, 18 km da Cencenìghe, di cui gli ultimi molto ripidi).

 

ITINERARIO

Si prende la grande pista da sci (segnavia n° 604) che dall'albergo sul passo si dirige verso sinistra, supera un piccolo rio (laghetto) e risale ripida gli ampi pendii prativi della Campagnaccia. Raggiunto un bivio, si trascura la continuazione della pista per prendere una sterrata a sinistra che con alcune svolte raggiunge il poggio dove sorge il Ristorante Paradiso (2170 m circa, h 0,40 dal Passo di San Pellegrino). Nei pressi sorge la stazione di arrivo della Seggiovia Costabella, in partenza pochi metri prima del Passo di San Pellegrino (sul versante fassano).

Dal ristorante/rifugio, seguendo le indicazioni, si prosegue sul bel sentiero 604 che si inoltra in falsopiano nella splendida conca prativa della Campagnaccia: alle nostre spalle, si erge il massiccio di origine vulcanica della Catena di Bocche, con il Col Margherita (2550 m) sul quale spicca la stazione di arrivo della funivia in partenza dal Passo di San Pellegrino. In secondo piano, si stagliano le Pale di San Martino, con il Cimòn della Pala e la Cima della Vezzàna in bella evidenza. Sul versante opposto, dalla base dei vasti pascoli, si innalzano le cime del sottogruppo Costabella-Uomo, alla cui estremità sinistra si apre il Passo delle Selle; contro il cielo, è già evidente la sagoma del Rifugio Passo delle Selle, appollaiato poco a sinistra del passo. 

Il comodo sentiero percorre i prati con scarsi e moderati strappi, ed in questo tratto non è infrequente imbattersi in vaste mandrie di mucche o di cavalli al pascolo. Raggiunta la vasta e placida conca erbosa che si distende ai piedi del valico, il sentiero inizia ad inerpicarsi decisamente, ormai su terreno detritico, nel canale racchiuso tra i contrafforti della Punta delle Selle (2596 m, a sinistra) e del Piccolo Lastèi (2687 m, a destra) e, con una serie di tornanti, consente di toccare velocemente il Passo delle Selle (2529 m, h 1,15 dal Ristorante Paradiso). Pochi metri sulla sinistra sorge il nuovo Rifugio Passo delle Selle, in splendida posizione panoramica: questa grande costruzione ha sostituito nel primi anni 2000 il vecchio e caratteristico fabbricato in legno, comunque ricostruito poco sotto il passo sul versante Monzòni, ormai troppo piccolo per la grande quantità di escursionisti che frequentano la zona in estate. Si apre la vista sulla Valle delle Selle, che scende in Val dei Monzòni, e sul sottogruppo della Vallaccia, con la Punta della Vallaccia (2620 m) e il Sasso della Undici (2550 m, di cui appare solo l'erboso versante orientale), che emergono dai pascoli di Gardeccia. Nei dintorni, numerosi reperti risalenti alla Prima Guerra Mondiale, come le rovine di un villaggio austriaco sui ghiaioni poco sotto il passo (versante Monzòni), trincee e fili spinati. A destra, sul fianco del Piccolo Lastèi, comincia l'Alta Via Bepi Zac, itinerario interessante e spettacolare di scarse difficoltà, che consente di visitare le postazioni di guerra sulla cresta di Costabella fino alla Forcella del Ciadìn (consigliato). 

A questo punto, per concludere la gita, due possibilità (entrambe valide):

a - dal passo, scendere sul versante opposto con il bel sentierino che si abbassa decisamente nell'alta Valle delle Selle, curvando alla base della massiccia Punta dell'Ort (2690 m, da destra si congiunge la traccia del "Sentiero Gino Badia") e rasentando le piccole ma ardite Pale di Carpèlla (2490 m, 2430 m, 2411 m); superato il piccolo specchio d'acqua del Lago delle Selle (2232 m, sovente asciutto), si giunge su di una costa prativa che si inclina bruscamente verso il fondo della Valle dei Monzòni. Con alcuni ripidi tornanti, il sentiero supera il salto (da cui il torrente scende con bella serie di cascate), e tocca il poggio alberato su cui sorge il piccolo Rifugio Taramelli (2046 m, h 0,50 dal passo). Continuando a scendere, superato il Rio dei Monzòni, si entra nel bosco e si scende all'ampia radura della Malga Monzòni e, poco sotto, alla Baita Monzòni (h 0,30 dal Rifugio Taramelli). Di qui è possibile scendere, a piedi o con servizio taxi di pulmini, al parcheggio della Valle dei Monzòni (h 0,30 a piedi), a poca distanza dalla Malga al Crocifisso in Valle di San Nicolò.

b - dal rifugio, prendere il sentierino di sinistra che percorre il filo di cresta, in ambiente aperto e con splendidi panorami circolari, e diretto all'attacco del "Sentiero Attrezzato Bruno Federspiel". Ad un certo punto, poco sotto la cresta, si apre una bella caverna di guerra con un finestrone affacciato sulla Valle di San Pellegrino. Giunti grosso modo all'altezza del piccolo Lago delle Selle, visibile in basso, una breve salita consente di raggiungere la vetta della Punta delle Selle (h 0,20 dal passo), da cui è visibile tutta la prosecuzione della cresta con la Punta d'Allochèt (2582 m) ed il più scuro massiccio dei Rizzòni (2645 m), su cui si svolge il sentiero attrezzato Federspiel (anche per questo sentiero le difficoltà sono assai contenute, per cui può costituire una eventuale prosecuzione della gita). A questo punto, si discendono i ripidi prati del versante di San Pellegrino, giungendo velocemente e senza difficoltà ai prati della Campagnaccia, da dove procedendo verso sinistra si rintraccia il sentiero 604 già percorso in salita e si ritorna al Ristorante Paradiso (h 0,40 dalla Punta delle Selle). Di qui si ritorna al  Passo di San Pellegrino o con la seggiovia o lungo il sentiero/pista da sci in h 0,30.

 

TEMPO TOTALE

h 2,30 (h 3,10 senza usare la seggiovia) con la discesa in Valle di San Nicolò   

h 2,15 (h 3,30 senza usare la seggiovia) con ritorno al Passo di San Pellegrino

DISLIVELLO

400 - 600 m circa a seconda dell'itinerario prescelto

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

24 luglio 2005

PERIODO CONSIGLIATO

metà giugno - fine settembre 

COMMENTI

Itinerario per nulla faticoso, in ambiente aperto e panoramico; la traversata in Valle di San Nicolò può porre qualche problema logistico con le auto, ma è comunque meritevole per l'ambiente riposante. Interessante la visita della prima parte della cresta delle Selle, sia per le opere di guerra, sia per i panorami spettacolari e "a fil di cielo", nonostante l'assoluta facilità e sicurezza della cresta (i pendii laterali sono sì ripidi, ma completamente erbosi). Consigliato.